Sono bastate poche ore per scatenare le polemiche sulla pubblicazione di alcuni libri pubblicati nel corso degli ultimi anni dal professore universitario leghista Giuseppe Valditara, appena eletto ministro dell’Istruzione e del merito del Governo Meloni per portare avanti un dicastero, suo dire, “strategico per lo sviluppo della Nazione”.
Alcuni dei testi scritti dal neo ministro hanno dei titoli che non dovrebbero ammettere repliche: L’immigrazione nell’antica Roma: una questione attuale“, “Sovranismo. Una speranza per la democrazia“.
Ma è soprattutto un libro ad avere acceso gli anti-leghisti: il titolo è emblematico “L’impero romano distrutto dagli immigrati“; e se non bastasse c’è anche un sottotitolo più che eloquente: “Così i flussi migratori hanno fatto collassare lo stato più imponente dell’antichità“. Il comune denominatore delle opere del leghista Giuseppe Valditara è quello della “storia piegata all’ideologia anti immigrazione”, commenta La Repubblica.
Interpellata sempre dal quotidiano romano, anche Mila Spicola, insegnante, ex responsabile scuola del Pd a Palermo, scrittrice (autrice de “La scuola s’è rotta”, Einaudi), bolla Valditara come “un conservatore di ideologia rigorosamente gentiliana. Perché la Scuola di questo Governo, dice la democratica al quotidiano romano, la vogliono passatista “come ai nostri tempi”.
L’autore dei libri messi all’indice, però, non si scompone. Con una tesi “difensiva” un po’ singolare: quei titoli “forti” e chiaramente anti-immigrati, dice il professore Valditara, non corrispondono al contenuto.
Tutto questo “come sempre – dice il neo ministro all’Ansa – succede quando un giornale pubblica un libro come allegato” e quindi “è l’editore che sceglie il titolo per rendere il lavoro più accattivante”.
Valditara prende anche le distanze da chi sostiene che le immigrazioni sono deleterie per chi le subisce. “Il mio è, comunque, un pamphlet che riconosce il valore storico delle migrazioni che vanno tuttavia governate e non subite”. Il problema, sembra dire il ministro dell’Istruzione e del merito, sta nel gestire gli immigrati e non nel subirli.
“Spiace che con scarso metodo scientifico ci si limiti a leggere i titoli per esprimere giudizi, senza aver letto i contenuti”, conclude con una certa amarezza Valditara.
Ora c’è da capire se il ministro leghista avrà convinto tutti. L’operazione, francamente, appare difficile. Anche perché il professore Giuseppe Valditara, oltre che consulente da almeno un decennio del leader della Lega Matteo Salvini, è stato anche allievo dell’ideologo della Lega Nord Gianfranco Miglio. Due personaggi pubblici – Salvini e Miglio .- che sui mali e l’invadenza degli stranieri in Italia non si sono mai nascosti.
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