Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera pubblicata oggi, 2 novembre, nella quale ha parlato dei recenti eventi antisemiti e del clima di tensione a livello geopolitico e sociale causato dalla crisi israelo-palestinese.
“La scuola costituzionale deve fornire gli antidoti contro qualsiasi rigurgito di discriminazione e di antisemitismo. Quella del pregiudizio è la scuola fascista, comunista e di tutti i totalitarismi”, ha esordito.
A questo proposito il capo del dicastero di Viale Trastevere ha parlato del caso di un professore di un liceo di Roma che avrebbe chiesto agli studenti di parlare di attualità partire dal punto di vista di un compagno di origini israeliane, fornendone le generalità. “Di questo caso specifico non posso parlare, dato che sono in corso gli accertamenti. Posso dire che la direzione scolastica regionale del ministero si è subito attivata ed è stata svolta un’indagine interna alla scuola i cui contenuti sono ovviamente riservati. Le autorità competenti stanno valutando quali iniziative assumere”, ha detto.
“Io credo che dobbiamo denunciare questa recrudescenza, la comunità ebraica mi ha espresso una forte preoccupazione per il ritorno di un antisemitismo strisciante. Sono convinto che la scuola debba fornire gli antidoti contro tutto questo, contro ogni forma di discriminazione. La scuola costituzionale si basa sulla verità dei fatti accertati. E quando non siano accertati educa al pluralismo delle fonti. Soprattutto, la scuola costituzionale educa al rispetto della persona a prescindere da nazionalità, razza, religione, orientamento sessuale. Il ruolo del docente è di far emergere un dibattito e una riflessione plurale. Nella condanna più totale delle aberrazioni del passato: di certo non mette in discussione l’Olocausto, i pogrom, lo sterminio staliniano dei liberi contadini, le foibe”.
Valditara parteciperà alla manifestazione leghista del prossimo 4 novembre per la “difesa dei valori occidentali”: “È una manifestazione non contro qualcuno ma per qualcosa. Appunto per i nostri valori. Tra cui la tolleranza, che è un grande valore occidentale. Il che non significa non potersi difendere dagli intolleranti. Il pensiero liberale dice: nessuna tolleranza verso gli intolleranti. Proprio in questo momento io credo sia importante affermare i valori occidentali di libertà, stato di diritto, laicità delle istituzioni, e ribadire che l’antisemitismo non tornerà, che non tornerà la discriminazione nei confronti di qualsiasi religione. Lo Stato laico è la garanzia di una società libera e tollerante. Se diciamo che questi valori non li possiamo affermare, significa che ci siamo arresi, che abbiamo perso e che la nostra civiltà è già morta”.
Ecco poi alcune parole in merito alla nuova Legge di Bilancio: “La prima cosa che avevo chiesto al ministro Giorgetti erano le risorse per i contratti. E qui ci sono 5 miliardi per gli statali, di cui una parte importante andrà al milione e 200mila lavoratori della scuola. Abbiamo approvato in un mese il precedente contratto scaduto da anni, l’anno prossimo arriverà il nuovo contratto con ulteriori aumenti e a dicembre ci sarà già un anticipo”.
E infine, sulla questione del dimensionamento: “Qui c’è un’evidente strumentalizzazione. La legge precedente, che a De Luca andava bene, prevedeva scuole a dimensioni fisse. Con la riforma del dimensionamento saranno le regioni a scegliere le dimensioni di una istituzione scolastica dove avere un preside e un direttore amministrativo titolari, anche alla luce delle esigenze di un territorio. Inoltre, contrariamente a quanto qualcuno va affermando, non verrà chiusa nessuna scuola che eroga servizi: sono 40 mila i plessi dove si studia e si insegna e resteranno 40 mila”.
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