Mercoledì 14 febbraio, su Rai 1, nella rubrica di Bruno Vespa “Cinque minuti”, c’è stato un confronto, relativo alle proteste studentesche e alle occupazioni dei licei, tra il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara e il professor Massimo Ammaniti, psicoanalista e docente onorario di Psicopatologia dello sviluppo presso la facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza di Roma.
Valditara, alla domanda iniziale di Vespa, non ha fatto altro che ribadire, enumerando i costi delle devastazioni effettuate dagli occupanti nel liceo milanese che lui ha visitato, i rimedi che intende prendere, ovvero: chi danneggia paga.
“Sono danni che rovinano il futuro dei nostri ragazzi perché 1.500 studenti hanno perso diverse settimane di scuola. Oggi sono in didattica a distanza”.
Concetto già espresso del resto in altre circostanze. “Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni”. E dunque cinque in condotta e bocciato.
Tuttavia, precisa Valditara: “Dopo, accertati i responsabili, sarà la scuola, in piena autonomia, a prendere le sue decisioni, se bocciare o meno”.
In ogni caso, come ha sempre detto, “studenti di questo tipo non possano essere promossi all’anno successivo. Un conto è l’occupazione, un conto è occupare e devastare una scuola. A Roma solo in 3 scuole ci sono stati 350mila euro di danni”.
A favore degli studenti il prof. Massimo Ammaniti che, se sui danni e sulle escandescenze degli studenti concordava col Ministro, ha tuttavia precisato: ”Io non sono favorevole alla bocciatura degli studenti che occupano perché si devono capire gli studenti e i motivi per cui occupano.”
La protesta ha una sua base motivazionale su cui occorre interrogarsi, ma senza andare a decisioni estreme come quella della bocciatura o della non ammissione agli esami di stato.
D’accordo con il Ministro nel capirne le cause, Ammaniti ha ulteriormente confermato: è inaccettabile che si devasti una scuola provocando miglia di danni, chi lo fa non dimostra maturità e dunque va fermato.
Anche Vespa, del tutto in sintonia col Ministro, chiede al professore: “Allora, uno che fa, si alza la mattina e decide di occupare?”
A quel punto, Ammaniti parla di autogestione e di “malattia scolastica” che sta pervadendo i giovani, mentre ritorna sul concetto dei problemi che hanno i ragazzi di questi tempi. Essi lamentano che “gli insegnanti guardano soltanto il rendimento e il compito, mentre i giovani vorrebbero essere meglio presi in considerazione per quello che sono, nella loro personalità”.
E in questa “malattia” c’è pure il problema degli insegnanti “che non ricevono stipendi adeguati, spesso non sono riconosciuti dai genitori” e vengono talvolta pure picchiati. Ma c’è un altro aspetto ancora, ribadisce Ammaniti, gli studenti non sono quelli di una volta e “spesso gli insegnanti hanno difficoltà a gestire il gruppo classe” perché non sono più in sintonia con loro.
A cui Valditara risponde subito che girando l’Italia ha trovato docenti straordinari che sanno affascinare, motivare e capire i ragazzi mentre fa un panegirico sul docente tutor che dovrebbero risolvere tutti i problemi della scuola. Ma che i ragazzi esprimano le loro idee e le loro motivazioni per Valditara è sacrosanto, e ritorna a dire, concludendo: “Non si devasta una scuola e se devastati devi essere responsabile. Chi rompe paga”.
In ogni caso, ha detto il Ministro in altre circostanze, “L’occupazione espone gli studenti a possibili reati, anche legati al danneggiamento di beni pubblici”, che le scuole “sono tenute a denunciare. Occorre valutare l’applicazione delle misure disciplinari previste dal Regolamento di ciascun istituto” stimando “la portata dei danni degli eventuali atti vandalici e considerando che troppo spesso se ne fa carico l’intera collettività e non gli autori. Dovranno essere poste a carico deglistudenti responsabili le spese per le pulizie straordinarie e per il ripristino di arredi, pc e ogni altra attrezzatura di proprietà della scuola”.
Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…
Nei giorni scorsi, in una intervista rilasciata a La Stampa, il ministro della Cultura Alessandro…
Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…
I sindacati della scuola che non scioperano il 29 novembre stanno dando un segnale di…
La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…
Entro la fine del 2024, gli aspiranti docenti iscritti ai percorsi universitari accademici autorizzati dal…