Nel corso del consueto appuntamento settimanale con l’angolo del direttore a Radio Cusano Campus il direttore della Tecnica della Scuola Alessandro Giuliani ha commentato le ultime notizie di attualità a proposito di scuola. Al centro dell’intervento c’è stata ovviamente la nomina di Giuseppe Valditara come Ministro dell’Istruzione e del Merito di venerdì 21 ottobre.
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Il nome di Valditara era stato largamente anticipato dai più, come abbiamo scritto: “Sicuramente non è una novità, la sua nomina era nell’aria, si è solo concretizzata. Valditara ha subito dato un’impostazione inaspettata, con il riferimento al merito. Un merito da definire, occorre capire se è un’indicazione che riguardi gli studenti o i docenti. Nel secondo caso bisogna anche capire se riguardi la carriera o il reclutamento”, ha detto Giuliani.
Il nostro direttore si è concentrato sul concetto di merito, esprimendo delle preoccupazioni: “La meritocrazia è un concetto che nella scuola non dovrebbe avere effetti. La preoccupazione è che per premiare il merito si lascino indietro i più deboli; sarebbe una visione pedagogica opposta alla versione di Don Milani e a ciò che è stato portato avanti negli ultimi anni, al concetto stesso di inclusione”.
Chi è Valditara e perché è entrato subito nell’occhio del ciclone
In ogni caso ancora il sostituto di Patrizio Bianchi non ha espresso una posizione forte e chiarificatrice in “merito”. A proposito di questa vaghezza il nostro direttore ha citato la polemica che ha coinvolto il neo ministro di recente: “La Lega dovrebbe fare chiarezza, come sulla polemica su alcuni libri di testo scritti da Valditara, dei cui titoli lui stesso ha prontamente detto essere stati decisi dall’editore. Prendere le distanze da libri in cui sono stati espressi concetti che non mi risulta siano in contrasto con il titolo mi sembra una presa di posizione che potrebbe creare poca chiarezza su quale sia la posizione politica del Ministero. La toppa sembra essere peggio del buco, come qualcuno ha commentato”.
Valditara, in ogni caso, non è un nome nuovo per il dicastero di Viale Trastevere: “Ha avuto un ruolo importante nell’ambito della Legge Gelmini, è stato capo dipartimento del primo Governo Conte, e soprattutto è tra i consiglieri del famoso statuto della Lega di inizio anni Novanta. Valditara è nella Lega da 30 anni, è vicino ai principi della vecchia Lega Nord, di recente è diventato anche consigliere di Salvini”, ha ricordato Giuliani.
E, poi, in quanto a Mario Pittoni, nome molto considerato per il posto che è stato ricoperto da Valditara: “Ha scarsissime possibilità che entri come Sottosegretario, ci aspettiamo due poltrone che vadano a FdI e a FI”, ha affermato il direttore della Tecnica della Scuola.
Il commento di Giannelli (Anp)
Infine, Giuliani ha discusso a proposito delle reazioni delle associazioni dei presidi sulla nomina del Ministro: “Giannelli (Anp) subito ha speso parole di apprezzamento, in particolare sulla dicitura del merito, che ha accostato a ciò che auspica da anni, ossia la carriera professionale e gli incentivi ad essa relativi e il middle management, che non ha mai trovato spazio nella scuola italiana. In ogni caso si tratta di un’interpretazione. Altri esponenti di Anp Roma e Lazio hanno fornito delle versioni più ad ampio raggio, estendendo il concetto di merito agli studenti ed esprimendo qualche perplessità”, ha concluso.