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Valditara: “È mai possibile che in classe, anziché studiare, lo studente possa filmare un docente e deriderlo sui social?”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato alla festa della Lega in Romagna ieri, 1 agosto, Cervia. Come riporta Ansa, il capo del dicastero di Viale Trastevere è intervenuto toccando varie tematiche relative alla scuola, oltre al caso diplomifici.

“È mai possibile che in classe, anziché studiare, lo studente possa filmare un docente e deriderlo sui social? Un conto è utilizzare lo smartphone o il tablet per scopi didattici, un altro è utilizzarlo per minare l’autorevolezza dell’insegnante”, questo quanto si è chiesto Valditara ieri. Il ministro, come sappiamo, lo scorso dicembre ha inviato una circolare ribadendo il divieto di uso di cellulari in classe.

“Il cellulare in classe si usa solo sotto la guida del docente per scopi didattici. L’Olanda e l’Ocse hanno seguito il nostro esempio”, ha aggiunto.

Valditara sul voto in condotta

E, sulla questione della condotta, su cui lui è intervenuto più volte, ha detto: “Dal prossimo anno vogliamo cambiare sul voto in condotta e sulla sospensione. Il voto in condotta deve tornare a fare media anche alle medie. Poi deve servire per i crediti alla maturità. E soprattutto un ragazzo che prende sei in condotta deve essere rimandato a settembre e deve studiare sui valori della cittadinanza, e dello stare insieme. Poi c’è il discorso della sospensione. Oggi vuol dire stare a casa. Invece ci deve essere più scuola: vuol dire stare a scuola e studiare di più, ma anche lavori socialmente utili, di cittadinanza solidale”, ha concluso, ribadendo alcuni punti chiave del suo operato.

Valditara, il caso diplomifici e le minacce

Il ministro del dicastero bianco, a proposito della questione diplomifici, ha parlato di situazione “intollerabile nel buon nome delle scuole paritarie italiane, che devono essere rispettate. È impensabile – ha aggiunto il numero uno del Mim – quello che sta emergendo: ho già ricevuto insulti e minacce ma non me ne importa nulla, vado avanti”.

A proposito della decisione presa, di avviare un’indagine ispettiva per fare chiarezza sui numeri allarmanti, il ministro dell’Istruzione e del Merito appare determinato: “Dobbiamo riportare legalità nella scuola italiana e ridare dignità. Andiamo a colpire i mascalzoni se ci saranno. Andiamo fino in fondo, io non mi fermo“.

Il professore Giuseppe Valditara ha concluso il suo intervento annunciando di aver in programma una riunione sulla materia già mercoledì 2 agosto, quando incontrerà il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Campania.

Redazione

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