“Non ci deve essere alcuna preoccupazione perché noi non chiuderemo le scuole e, anzi, noi qui manderemo più insegnanti, faremo più tempo scuola, manderemo più personale Ata”: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante la sua visita a San Luca, in Calabria, in merito alle preoccupazioni espresse dal sindaco e da tanti altri primi cittadini e amministratori calabresi per le scelte dettate dal Governo a fine 2002 con il nuovo dimensionamento scolastico.
In effetti, l’ultima Legge di Bilancio ha previsto l’accorpamento di oltre 600 istituti scolastici, la maggior parte dei quali al Sud: non si tratta di tagli, ma della perdita dell’autonomia scolastica, quindi della cancellazione di posti di dirigenti scolastici, Dsga e personale amministrativo, derivante dalla nuova soglia minima di 900 alunni.
Tra nuove assegnazioni e risorse sbloccate, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha intanto fatto sapere (attraverso una scheda sul sito dicastero) di avere messo a disposizione per le scuole e gli enti locali della Calabria fondi per 806.170.693,89 euro.
Alla manifestazione di San Luca, iniziata con l’inno di Mameli cantato ai ragazzi e che si è svolta all’interno del plesso San Giuseppe, sono intervenuti anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto, la vice presidente Giusi Princi che ha la delega all’Istruzione e la direttrice dell’ufficio scolastico regionale Antonella Iunti.
Successivamente Valditara si è poi spostato Platì, dove ha confermato l’impegno del Governo per le scuole del Meridione anche attraverso la cosiddetta Agenda del Sud che andrà ad incrementare risorse e personale: ha incontrato in una riunione riservata i sindaci che nei giorni scorsi avevano sollecitato una sua visita allo scopo di esporre le problematiche legate alle dirigenze scolastiche condivise anche tra territori talvolta molto distanti e che, secondo quanto messo in evidenza, penalizzano l’operatività degli istituti.
“Da parte nostra per il sostegno alle istituzioni scolastiche di questa zona – ha detto il ministro – c’è un impegno enorme. Solo sulle scuole di questi comuni sono destinati circa 5 milioni di euro”.
“La grande sfida è mettere anche le istituzioni scolastiche di questa realtà al passo con quelle del Paese”, ha concluso Valditara rispondendo in tal modo alle critiche di chi sostiene che con l’autonomia differenziata il gap di competenze degli studenti collocati in certi territori non potrà che aumentare.
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