“Valditara è tra i peggiori ministri del governo Meloni, confonde l’autorevolezza con l’autoritarismo. Un ministro assolutamente inadeguato”. Sono parole forti quelle pronunciate sul ddl sul voto in condotta, approvato oggi in Senato e nelle prossime settimane al voto pure a Montecitorio, dal capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
Secondo De Cristofaro, che è stato sottosegretario all’Istruzione e Università del Governo Conte, “la proposta della destra sulla valutazione del comportamento degli studenti è da bocciare: con questo governo reazionario corriamo il rischio di una torsione classista nel mondo della scuola”.
Il presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama ritiene che la scuola abbia, piuttosto, “il compito di rimuovere le disuguaglianze e dare a tutti, a prescindere dalle condizioni di partenza, le stesse opportunità, non aumentarle: Alleanza Verdi e Sinistra è contraria alla proposta della destra sulla valutazione del comportamento degli studenti che conferma, ancora una volta se mai ce ne fosse bisogno, di quanto sia reazionario questo governo”.
A proposito del ritorno al giudizio sintetico alla primaria, De Cristofaro teme che sia un prologo che riporti “al voto numerico a scuola”, considerato figlio di una politica “miope” che “raggira la nostra Costituzione che, invece, ha come obiettivo quello di rimuovere gli ostacoli, le diseguaglianze. Non servono graduatorie e classifiche per giudicare le bambine e i bambini. Il giudizio descrittivo era una piccola grande rivoluzione, un’innovazione contro la tirannia del voto, perché i bambini non possono essere considerati dei numeri. La valutazione numerica spesso significa giudicare non solo quel singolo studente, ma il livello di istruzione della sua famiglia. Il contrario di una scuola capace di rimuovere o contrastare la disuguaglianza.
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