La scuola deve tutelare gli alunni in difficoltà e con problemi di apprendimento, ma anche gli allievi talentuosi. A ribadirlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: partecipando alla quarta giornata del festival ‘Il libro possibile’, a Vieste, il numero uno del dicastero bianco ha detto che a Viale Trastevere si sta lavorando per una “scuola che metta al centro la persona come vuole la nostra Costituzione: valorizzare i talenti e consentire ai giovani di realizzarsi”.
“La grande sfida che la scuola italiana deve vincere – ha proseguito Valditara – è quella di riuscire a valorizzare il talento di ciascun ragazzo, perchè attraverso questa valorizzazione si va a creare un modello di scuola che sappia sanare quella frattura che oggi penalizza molti giovani”.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito non ha mai nascosto che i percorsi di potenziamento della formazione, con lezioni suppletive, anche pomeridiane, e gli stessi docenti tutor introdotti con i finanziamenti del Pnrr, debbano coinvolgere pure i giovani con maggiori capacità. Altrimenti questi ragazzi rischierebbero di demotivarsi.
E ancora: “Bisogna prendersi cura del ragazzo che ha difficoltà e creare percorsi extracurriculari che coinvolgano diversi insegnanti – ha sottolineato il ministro – così come creare percorsi ad hoc per ragazzi con straordinari talenti che in aula si annoiano e che dovranno poter accelerare nel programma di studi”.
“Quando vado in consessi internazionali noto un grande interesse ed una particolare condivisione del percorso di scuola che valorizza le individualità”, ha chiosato il numero uno del Mim.
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