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Valditara: gli alunni stranieri devono conoscere l’italiano, non sono razzista io ma chi vuole integrarli senza fare nulla

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Ad una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, precisa le sue idee sugli allievi stranieri: intervenendo alla chiusura della campagna elettorale della Lega, in piazza Duomo a Milano, il titolare del dicastero bianco ha detto che “tutti gli stranieri devono conoscere la lingua italiana, anche se mi hanno dato del razzista”: a questo proposito, l’azione legislativa del Governo intende creare le condizioni per potenziare la conoscenza dell’italiano degli stranieri che non conoscono l’italiano a costo di fargli frequentare classi di potenziamento. A costo di andare contro le linee della pedagogia moderna, secondo la quale la forma di integrazione migliore rimane sempre quella dell’interazione in classe tra gli allievi, poiché è proprio la diversità (anche tra i livelli di conoscenze e di apprendimento) a rendere efficace l’apprendimento.

Valditara ha anche ricordato che in certi istituti, soprattutto periferici, il tasso di abbandono scolastico risulta sensibilmente maggiore, aggiungendo che “chi non fa nulla è il vero razzista“.

Il problema dell’integrazione degli studenti stranieri, ricordiamo, è esploso a seguito della decisione, molto contestata dallo stesso ministro Valditara, prodotta dal Consiglio d’Istituto della scuola Iqbal Masih di Pioltello di sospendere le lezioni il 10 aprile giorno di chiusura del Ramadan.

Il responsabile del Mim sostiene che non si può fermare la scuola per piegarsi ad altre culture di fede e religiose. E continua a chiedere, invece, di valorizzare le tradizioni italiane e del Made in Italy.

“Vogliamo dare valore e importanza alla nostra civiltà occidentale: ridare valore alla cultura occidentale e vi posso assicurare che non si torna indietro”, ha concluso Valditara dal palco di Piazza Duomo a Milano.