Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto oggi, 12 dicembre, ad Atreju, la manifestazione politica di Fratelli d’Italia che si svolge in questi giorni a Roma. Nel suo discorso ha toccato i temi dell’autorevolezza e dello scontro politico.
Valditara ha esordito citando le ultime espressioni di dissenso nei suoi confronti: “Ogni democratico dovrebbe esprimere solidarietà con chi subisce episodi di violenza. Non sempre nel panorama politico e sindacale avviene, come quando ci sono immagini di ministri bruciati. Mi preoccupa la mentalità che c’è dietro. Nella democrazia si combattono le idee. Ma in una democrazia non si mira mai a distruggere l’avversario politico, se si considera come un nemico da battere è un atteggiamento totalitario”.
Occupazione Roma, barbecue con i banchi
“Quando hanno bruciato per la prima volta il mio manichino era per protestare contro la riforma del 4+2. Quando vado all’estero a confrontarmi con altri ministri e dico che in Italia si ritiene che la scuola debba essere lontana dalle imprese si mettono a ridere. Mi imputavano di voler aziendalizzare la scuola, una balla colossale”, ha aggiunto.
Poi, il riferimento al liceo di Roma in cui negli scorsi giorni si è tenuta un’occupazione: “Distruggere l’avversario è pericoloso. Abbiamo vissuto per decenni pensando che la responsabilità sia della società: no, è colpa di chi sbaglia, chi rompe paga. In un liceo di Roma hanno fatto un barbecue con i banchi della scuola. Merito? Non è una parolaccia, non è raggiungere obiettivi, ma dare il meglio che ognuno può fare con l’impegno”.
“Ci siamo abituati al fatto che gli studenti potessero fare ciò che volevano. Questo è teppismo puro. Cambiare la scuola significa riformare l’istruzione tecnica professionale, stiamo cambiando la scuola e la società italiana. Questo è un Governo del fare, non declama e basta. Femminicidi? Il tema deve essere affrontato a 360 gradi, si affronta con l’educazione al rispetto, contenuta nelle linee guida di Ed. Civica mentre la Sinistra si limita a chiacchierare. La Sinistra vuole l’educazione sessuale, ma insegnare come si fanno i figli o come si evita la procreazione non ha nulla a che vedere con il tema delle violenze sessuali. Concentriamoci sui temi veri. Patriarcato? La figura del padre oggi è talmente sbiadita che prendersela con il padre e distruggere la figura dei genitori è controproducente. Affrontiamo i problemi reali della società. Nessun genitore ha il coraggio di dire no ai figli. Impariamo a farlo, in questo modo crescono maturi e capaci di sopportare i ‘no'”.
“I social media, seppur strumenti potenti, rischiano di soffocare il pensiero critico, soprattutto tra i giovani, amplificando polarizzazioni, disinformazione e omologazione. È urgente un’educazione che metta al centro l’analisi critica, il rispetto del confronto e la consapevolezza di sé, affinché le nuove generazioni non siano definite dai like, ma dalla capacità di pensare in modo autonomo. La scuola e la società devono collaborare per contrastare il pensiero unico digitale, recuperando spazi di riflessione e dialogo”, così la sottosegretaria Frassinetti intervenendo ad Atreju.
“La scuola italiana non ha bisogno di replicanti degli estremisti degli anni ’70”
A Torino è stato bruciato un fantoccio raffigurante il ministro Valditara lo scorso novembre. Da qui il suo duro commento: “‘Valditara a testa in giù’, urlavano sotto il Ministero. E sarebbero questi gli interlocutori democratici? La scuola italiana non ha bisogno di replicanti degli estremisti degli anni ’70”, queste le sue parole.
Valditara ha anche scritto: “Massima solidarietà agli agenti di Polizia vilmente aggrediti da un gruppo di criminali”.