Attualità

Valditara: il lavoro entri pure nelle scuole perché è bello e realizzante, la sinistra marxista-comunista si adegui

“Il lavoro è bello, realizzante, i ragazzi lo devono capire”, come pure “la sinistra non illuminata: mi hanno accusato perchè voglio valorizzare la parola lavoro”. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, torna a difendere la sua riforma degli istituti tecnici e professionali, ma anche mettere i punti sulle “i” rispetto a quanto detto da certi partiti rispetto al suo operato a Viale Trastevere a Roma.

Stiamo portando avanti, ha sottolineato il Ministro partecipando al convegno ‘L’Italia dei conservatori: Europa, futuro, libertà’, “un grande lavoro culturale che viene attaccato da una sinistra marxista-comunista: dicono che voglio lo sfruttamento degli studenti, guai a mettere l’impresa dentro la scuola. Lo diceva Gramsci, rispettabilissimo ma con una visione molto diversa dalla mia”.

Tutto questo, sempre secondo Valditara, rappresenta “un rigurgito di idee stantie, lontane dalla mia visione. C’è un sindacato e certa politica che sono rimasti indietro con la storia, sanno solo inventarsi tante sciocchezze”.

Il titolare del Mim è tornato anche a parlare di meritocrazia: “La scuola dei talenti e del merito sono due sintagmi strettamente connessi. La scuola del merito non deve valorizzare solo chi raggiunge obiettivi di eccellenza, altrimenti è una scuola elitaria, per pochi. La scuola del merito deve valorizzare i talenti di ciascuno. Da questa riforma nasce quella della formazione tecnica professionale”.

“Inoltre, siamo tra i primi paesi – ha continuato Valditara – ad aver avviato percorso sperimentale sull’Intelligenza artificiale nelle scuole: aiuta la didattica e a individuare quei percorsi che possono potenziare al meglio lo studio e al tempo stesso recuperare le carenze. È una didattica di scuola costituzionale, che vede la persona al centro, lo Stato è al servizio della persona, la scuola è al servizio dello studente per dare luce ai suoi talenti”.

Il Ministro ha aggiunto che “le linee guida dell’educazione civica del passato, anche quelle abbozzate dalla ministra Azzolina, erano un pasticcio, c’era tutto” e per questo sono state cambiate.

Infine, Valditara ha tenuto a ribadire che per lui “è una aberrazione pensare ad un genitore che picchia un insegnante: lo scorso anno le violenze e le aggressioni nelle scuole sono aumentate del 110% . Quindi – ha concluso – è molto più efficace aumentare le spese per chi aggredisce, colpirlo sul portafoglio, magari la prossima volta ci si penserà due volte”.

Con la riforma voluta da questo Governo, le multe per i genitori che aggrediscono i docenti o il personale scolastico possono arrivare fino a 10mila euro.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024

Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, prezzo scontato: approfitta della promozione

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…

22/12/2024

Concorso dirigente tecnico, domande fino al 23 gennaio: le videolezioni e il simulatore

Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…

22/12/2024

Concorso Dsga 2024, domande dal 16 dicembre al 15 gennaio: bando pubblicato, come prepararsi

Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…

22/12/2024