La scuola italiana può risollevarsi e diventare più autorevole attraverso una forte alleanza tra insegnanti, personale Ata, dirigenti scolastici, famiglie e naturalmente gli studenti, coordinata dal ministero dell’Istruzione e dal Governo: a dirlo, venerdì 7 luglio, è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aprendo, in collegamento da remoto, a Reggio Calabria, i lavori del congresso nazionale dell’Ugl Scuola.
Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha detto di credere “molto in un’alleanza per la scuola italiana, che coinvolga docenti, dirigenti, personale tutto della scuola, famiglie, studenti e, ovviamente, che sia animata continuamente dal Ministero e dalla volontà politica”.
Valditara ha ribadito che l’obiettivo del “Ministero è quello di ridare autorevolezza alla scuola italiana e di riportare nelle aule la cultura del rispetto. Vogliamo dare centralità alla figura professionale di tutti gli operatori che lavorano per i nostri ragazzi”.
Ha quindi detto che questo Governo ha la ferma “volontà di ridare dignità alle varie figure professionali della scuola. Per me la figura del docente è fondamentale. Così come lo è tutto il personale scolastico, che lavora per il futuro della nostra società”.
Insegnare, ha continuato il responsabile del ministero bianco, “è il lavoro più bello del mondo”, perché chi si contribuisce “a dare un futuro ai nostri giovani. Una funzione nobile che dovrà essere sempre più riconosciuta e valorizzata”.
Cosa porterà a livello legislativo e normativo tutto questo? Qualcosa è già stato approvato. Molto, però, deve ancora essere realizzato: qualche passo in avanti potrebbe arrivare già la prossima settimana, con la firma definitiva del contratto collettivo nazionale 2019/21.
Valditara ha quindi ricordato alcuni dei provvedimenti presi negli ultimi otto mesi, passati a capo del Ministero, “a cominciare – ha sottolineato – dal contratto di assicurazione per tutti i lavoratori della scuola, che significa ridare loro dignità evitando una marginalizzazione all’interno della pubblica amministrazione”.