Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato di programmi scolastici, concentrandosi sulla storia e sulla preistoria. Come riporta TgCom24, il numero uno di Viale Trastevere ha rilasciato alcune dichiarazioni forti.
Secondo quest’ultimo il sistema scolastico italiano prevede l’insegnamento di “troppa roba. In terza elementare si va a narrare e a spiegare tutte le specie di dinosauri. Addirittura c’era un animale vissuto 40 milioni di anni fa e questi bambini devono studiare e imparare questo animale vissuto in Messico ed estinto da milioni di anni. Tutto questo, ma a che serve? E’ tutto inutile se poi non conosciamo le esperienze più importanti del nostro passato, che ci hanno dato i grandi valori dell’Occidente”.
Valditara sull’uso degli smartphone
Per Valditara bisogna “semplificare un poco non nel nome del semplicismo, ma nel nome del far prevalere la qualità sulla quantità”. Ed ecco poi alcune battute sull’uso degli smartphone da parte dei giovanissimi: “Non concepisco una didattica fatta sul cellulare che ha effetti molto negativi sul bambino, sulla sua concentrazione, creatività e ci sono tanti studi su questo”.
“Il web è un grande oceano dove alla fine ci si perde, certamente ritornare all’importanza del libro, della scrittura, poi dopo c’è il tablet, è importante. Il tablet c’è in tutte le scuole primarie, ma non il cellulare. Il cellulare crea danni nel bambino piccolo, anche a livello psicologico, crea anche una dipendenza psichica”.
“Ecco perché insisto sul lavoro”
“La scuola deve dare una formazione culturale per essere cittadini indipendenti ma deve anche assicurare una prospettiva di inserimento lavorativo, altrimenti il rischio è che uno arrivi poi a disperdersi”, ha evidenziato poi Valditara. “Per questo – ha concluso – insisto sul lavoro e sull’importanza del collegamento con il mondo del lavoro e dell’impresa e perché ho voluto tanto fortemente il 4+2, che consente a chi si diploma agli istituti professionali in quattro anni di iscriversi direttamente agli Its”.
Indicazioni nazionali del primo ciclo, verranno trasformate?
E’ di qualche giorno fa la notizia secondo cui già da un mese e mezzo il ministro Valditara avrebbe firmato il decreto con cui viene istituita una commissione di esperti che dovrà rivedere le Indicazioni nazionali del primo ciclo.
La Flc Cgil si è soffermata sul “mancato coinvolgimento di insegnanti e dirigenti, di chi cioè ogni giorno, proprio sulla base delle linee guida e delle indicazioni, esercita l’azione educativa concretamente. Questo la dice lunga sulla considerazione che il governo ha degli insegnanti italiani”.
Immediata è giunta la replica su X dello stesso ministro dell’Istruzione: “si rilassino i contestatori e i polemisti di professione – ha scritto Valditara -. Non appena il decreto di nomina della Commissione di studio sarà registrato, sarà avviata una consultazione ampia del mondo della scuola”.