Nella giornata dell’11 gennaio il viaggio del ministro Giuseppe Valditara in Polonia prosegue con una visita al campo di concentramento di Auschwitz.
Al viaggio sta partecipando anche una selezione degli studenti dell’Istituto Giovanni Bertacchi di Lecco, che martedì 10 hanno incontrato i coetanei di Cracovia.
E, proprio presso la Sinagoga di Cracovia il Ministro ha firmato un patto Ministero/Ucei (Unione delle Comunità ebraiche italiane) per promuovere nelle scuole italiane iniziative contro l’antisemitismo.
“Quando avevo 21 anni – racconta Valditara attraverso un comunicato ufficiale del Ministero – il viaggio della memoria non si faceva, io me lo feci da solo, al campo di Dachau, e toccai con mano gli abissi cui può arrivare la depravazione dell’essere umano. Nel 2000 da assessore provinciale a Milano organizzai un incontro con gli studenti e Liliana Segre, e fu un momento toccante e terribile”.
“Quest’anno – ricorda ancora il Ministro – ricorrono i 75 anni della costituzione, è un’occasione per ricordare che la nostra Carta mette davanti a tutto la persona umana, al cui servizio si pone lo Stato. Questo è il nostro faro, che ci deve illuminare la via per impedire che queste tragedie si ripetano”.
In occasione di questo viaggio Valditara ha anche sottolineato, come riporta l’Ansa, che “con la Polonia l’Italia ha un legame forte, sia culturale sia economico, e questo incontro è un’opportunità per consolidare i rapporti di amicizia fra i nostri Paesi”.
“Il legame economico tra Italia e Polonia – ha detto ancora il Ministro – è di grande rilevanza: in Polonia operano circa 2700 aziende italiane, cui si aggiungono oltre 1000 imprese individuali, che occupano circa 90.000 addetti”.
I Ministeri dell’Istruzione dei due Paesi stanno lavorando anche al rinnovo del Programma Esecutivo di collaborazione nell’ambito della cultura e dell’istruzione per gli anni 2022-2025.
Su questo punto Valditara ha annunciato: “Incentiveremo la costituzione di partenariati fra gli istituti dei due Paesi per creare centri di eccellenza professionale. Puntiamo inoltre a riconoscere il titolo italiano di scuola secondaria di secondo grado ai giovani polacchi che hanno conseguito un diploma di maturità presso le scuole con classi bilingue della Repubblica di Polonia. Sarà anche possibile avviare corsi extracurriculari di lingua polacca nelle scuole italiane dove sono presenti consistenti comunità di studenti di origine polacca”.
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