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Valditara: “La scuola deve dare centralità al lavoro senza dimenticare la cultura. Si può imparare matematica con il teatro”

Oggi, 3 giugno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato ospite a Bergamo all’Ipia Cesare Pesenti. Ecco il contenuto del suo intervento.

“Spesso il personale Ata viene trascurato, quando invece è una componente importante. Uno dei valori che la scuola deve trasmettere, oltre la libertà, è il lavoro, la centralità del lavoro che è stata dimenticata, anche se è uno dei pilastri della nostra Costituzione. Quindi è necessario il collegamento tra scuola e lavoro”, ha esordito.

Istruzione tecnico-professionale percorso di serie A

“La scuola deve non solo dare basi culturali ma anche una formazione per inserirsi rapidamente e con successo nel mondo lavorativo. La mia visione di scuola è incentrata sulla persona, sulle potenzialità e sui talenti degli studenti. Per questo è importante l’orientamento, così come l’istruzione tecnico-professionale, che deve essere inteso percorso di serie A”.

“I talenti degli studenti degli istituti tecnici hanno pari dignità dei ragazzi dei licei. Sono diversi ma hanno pari importanza. La cultura è cambiata, non c’è una sola intelligenza. Quando leggo che entro il 2027 rischiamo di non coprire molti posti di lavoro mi preoccupo. La scuola deve mettere in contatto gli studenti con il mondo del lavoro. Sempre più alternanza scuola-lavoro. I professionali sono cambiati, scegliere questi istituti non è una cosa negativa. Un saldatore può prendere anche 4000 euro al mese, chi fa il liceo non riuscirà ad arrivare a stipendi di questo tipo”.

“Le imprese devono finanziare la scuola”

“Bisogna trovare i talenti dei ragazzi, già dalle medie. Le imprese hanno capito che devono finanziare la scuola. Bisogna incentivare lo scambio tra pubblico e privato. Non bisogna dimenticare italiano, matematica e inglese, bisogna potenziarle. L’apprendistato è fondamentale, così come gli Its, il 4+2, il discorso del campus. La scuola non deve dimenticare la cultura e dare centralità al lavoro. Ci vuole rispetto verso le persone, le cose, le regole. E poi penso che si possa imparare anche la matematica con il teatro, che ha una funzione fondamentale così come l’arte e la musica. Creeremo un ufficio al Ministero per la ricerca e innovazione”, ha concluso Valditara.

“Un applauso ai docenti”

Il capo del dicastero di Viale Trastevere ha poi fatto un discorso al campo di baseball di Bergamo: “Un applauso ai docenti che sono con voi tutti i giorni e vi motivano”, ha detto ai ragazzi. “I giochi della Gioventù sono importanti per la vostra formazione. Lo sport è un momento di formazione della personalità. Lo sport insegna valori, la solidarietà, lo spirito di squadra, l’impegno”.

“Lo sport vi consente di tirar fuori dei talenti, di esprimere la vostra personalità, divertendovi e rilassandovi allo stesso tempo. Bisogna reintrodurre più ore di sport già alla primaria. Lo sport è un momento per crescere sani, per individuare eventuali problemi, lo sport è importante anche dal punto di vista dell’educazione alimentare. Fare sport è anche uno strumento di inclusione. Tutti i ragazzi possono fare sport, anche i ragazzi con disabilità. Lo sport unisce i giovani, fa crescere, diverte”, ha aggiunto.

Il protocollo

La giornata di oggi, di celebrazione dei Giochi della Gioventù si inserisce nella serie di iniziative e progetti previsti nel Protocollo d’Intesa sottoscritto il 1° giugno 2023 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal Ministro per lo Sport e i Giovani, dal Ministro per le disabilità, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dal Presidente della 7ª Commissione del Senato della Repubblica e dalla VII Commissione della Camera dei deputati.

Il Protocollo ha lo scopo di promuovere la formazione sportiva come parte integrante del percorso scolastico, a partire dalla Scuola primaria, e riconoscere l’educazione motoria e la pratica sportiva quali valori fondamentali per l’espressione della personalità giovanile e quali componenti essenziali del curriculum formativo e scolastico.

“Il Ministero continuerà a impegnarsi per garantire che l’educazione fisica e lo sport abbiano un ruolo centrale nei programmi scolastici, incentivando interventi e azioni che favoriscano la partecipazione attiva degli studenti e il loro benessere psicofisico”, ha concluso il Ministro.

Redazione

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