Tra breve potranno essere diramate le prossime disposizioni per l’assegnazione delle supplenze.
Si tratta di un atto (decreto o ordinanza) di competenza del Ministro.
L’esperienza di questi ultimi anni (assegnazione delle supplenze con l’algoritmo) ha creato un enorme malcontento tra gli insegnanti, senza peraltro raggiungere l’obiettivo che Il Ministero si era proposto (assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico).
L’assegnazione delle supplenze avviene in base alle disponibilità registrate dall’ufficio scolastico territorialmente competente, “al proprio turno di nomina” (dunquenon sulla base delle disponibilità effettive).
Potrebbe accaderedunque che una cattedra sia vacante, ma che per qualche disguido non sia stata registrata dall’ufficio scolastico; quella cattedra sarà assegnata in un altro “turno di nomina” ad un docente collocato in graduatoria in posizione deteriore.
Si può affermare che sia stato rispettato il criterio del merito?
L’indicazione delle scuole è quanto mai aleatoria; se siindicano tutte le scuole, si rischia di essere assegnati anche ad una scuola molto lontana dal proprio domicilio; se non si indicano tutte, qualora “in quel turno di nomina” non dovesse comparire nessuna delle sedi richieste, si viene considerati rinunciatari e quindi si viene saltati nelle successive convocazioni, in quanto la “rinuncia” non riguarda solo le sedi indicate in domanda, ma anche quelle sedi che non sono mai state richieste.
Si può affermare che sia stato rispettato il criterio del merito?
Com’è noto, il CCNL della scuola prevede il diritto al completamento di orario in caso di una nomina su uno spezzone.
Questa regola non viene però applicata in caso di supplenza assegnata con l’algoritmo.
Infatti, in caso di assegnazione di una supplenza “a orario non intero”, il docente non ha titolo a conseguire alcun tipo di completamento d’orario, mentre docenti nominati successivamente (dunque con minor punteggio) potrebbero ottenere una cattedra intera.
Si può affermare che sia stato rispettato il criterio del merito?
Probabilmente, i tecnici del Ministero hanno pensato che l’assegnazione delle supplenze con l’algoritmo- nonostante le criticità evidenziate- consente di assicurare l’avvio dell’anno scolastico con tutti gli insegnanti in cattedra.
L’esperienza di questi anni ha dimostrato che le rosee previsioni dei tecnici non si sono realizzate.
Infatti, l’assegnazione “automatica” delle supplenze in alcuni casi fa ricadere la scelta su un docente già di ruolo (ma non cancellato dalle graduatorie) o su un docente che preferisce rinunciare perché la cattedra non gli è gradita.
Se l’assegnazione fosse effettuata in presenza, l’Amministrazione verrebbe a conoscenza immediatamente della rinuncia e potrebbe contestualmente assegnare la cattedra ad un altro aspirante.
Invece, poiché la rinuncia avviene in un momento successivo, l’Amministrazione si troverà costretta a ripetere le operazioni sulle cattedre già assegnate ma rimaste poi scoperte.
E’ sufficiente consultare i bollettini di assegnazione delle supplenze pubblicati dai vari Ambiti Territoriali per rendersi conto che in moti casi in prossimità dalle vacanze natalizie
si continuano ancora a nominare gli insegnanti su cattedre che erano vacanti dal primo giorno di scuola
Una profonda revisione del sistema di assegnazione delle cattedre (ripristino delle convocazioni in presenza o quanto meno la possibilità di presentare le domande dopo la pubblicazione del quadro esaustivo delle disponibilità e una taratura dell’algoritmo in modo da consentire al docente nominato su spezzone di ottenere il completamento d’orario) sembra ormai improcrastinabile.
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