Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo l’audizione di ieri, 15 dicembre, alle Commissioni riunite Cultura di Senato e Camera, è intervenuto alla seconda giornata della festa in occasione dei 10 anni dalla fondazione del partito Fratelli d’Italia a Piazza del Popolo a Roma.
La questione dell’orientamento
Ecco le parole di Valditara, che ha ribadito quanto sia importante l’orientamento scolastico: “L’attuale scuola è classista. La sfida è cambiare l’impostazione, far sì che questa scuola, che ha docenti valorosissimi, sia messa nelle condizioni di far realizzare nella vita ogni ragazzo. Per fare ciò ci sono più strumenti, dobbiamo creare dei presupposti fondamentali”.
“Lunedì partirà una lettera alle famiglie dei ragazzini di scuola media. Vogliamo fornire indicazioni alle famiglie che devono scegliere, per far sapere a loro quali sono le potenzialità occupazionali, le prospettive di successo. La scuola deve mettere a disposizione queste informazioni”, ha detto, dicendo finalmente quando sarà inviata, esattamente, la lettera di orientamento di cui tanto ha parlato di recente.
Docente tutor e intelligenza concreta, i cardini di Valditara
“Il docente tutor deve agire in una logica di cooperazione, di team con gli insegnanti della classe. Deve prendersi carico di quei ragazzi che sono in difficoltà, anche di quelli che si annoiano perché sono molto bravi, per avere un insegnamento personalizzato”, ha aggiunto il ministro, parlando ancora della figura del docente tutor, che verrà, a quanto pare, pagato di più rispetto agli altri insegnanti.
“Dobbiamo avere il coraggio di mettere in discussione certi concetti consolidati. Siamo cresciuti con un’idea unitaria di intelligenza. Ma non c’è solo un’intelligenza astratta, c’è anche quella concreta. La scuola non sia più classista ma dia un’opportunità a tutti i nostri giovani”, ha concluso, sottolineando ancora una volta quanto sia necessario valorizzare tutti i tipi di talenti.