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Valditara: l’intelligenza artificiale utile pure per fare recuperare gli alunni in ritardo, lo dicono gli esperimenti all’estero

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Gli assistenti virtuali generati dall’intelligenza artificiale starebbero fornendo risultati ottimali: lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, anticipando anche che “la prossima settimana” inaugurerà “un corso per docenti per far partire l’intelligenza artificiale in quattro Regioni come strumento di ausilio per studenti e docenti”.

In videocollegamento con il VII convegno annuale di Anp, l’associazione nazionale presidi, dal titolo ‘Emozioni, neuroscienze e apprendimento’, il Ministro ha espresso il suo “interesse verso questa iniziativa, molto attuale”, perché “tocca alcuni temi sfidanti, di grande rilievo per la scuola moderna. Si parla molto dei talenti, sapete quanto mi piace questo termine e le vie, i percorsi per valorizzarli”.

“Uno dei temi che affrontate – ha detto Valditara a colloquio con i vertici di Anp – è anche quello dell’intelligenza artificiale: mi dicono che le prime esperienze avviate all’estero dicono che il recupero dei ritardi sarebbe veramente notevole”.

Quindi, un altro tema che “fa da collante di questa due giorni è quello della socialità: deve dare una identità forte alla nostra scuola”.

Prima dell’intervento di Valditara, aprendo i lavori del convegno il presidente dell’Anp Antonello Giannelli ha tenuto a dire che “l’argomento principale di questo appuntamento è il ripensamento della pedagogia su una base più rigorosa grazie alle neuroscienze che hanno fatto passi da gigante”.

“Si parla del rapporto tra emozioni e apprendimento: l’idea è rifondare la pedagogia su base scientifica in quanto lo studio dei livelli ormonali e della biochimica può dare informazioni sull’efficacia dell’apprendimento; sono studi recentissimi. Questa è la nostra ambizione, credo che potremo fare un passo avanti notevole sul miglioramento dell’efficacia degli apprendimenti”. “L’altro argomento fondamentale è l’orientamento ‘di vita’, per capire cosa, da alunno voglio fare, a cosa dedicare il mio studio: è un tema importantissimo, un po’ trascurato in passato. Servono ormai conoscenze e competenze forti e tranne alcune famiglie, poche riescono ad aiutare i giovani, deve farlo la scuola pubblica e deve offrire un servizio di qualità”.

A proposito dei docenti tutor e orientatori, quest’anno ancora non finanziati, Giannelli ha detto che l’Anp è favorevole “alle innovazioni di tutoraggio e orientamento introdotte dallo scorso anno, anzi chiediamo di rifinanziarle e potenziarle. I ragazzi hanno bisogno di essere accompagnati in una società che è certamente più complessa”, ha concluso il presidente del sindacato dei presidi.