Martedì 6 dicembre alle ore 15.00, presso la Sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in viale Trastevere 76/a, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha presentato il Piano per l’edilizia scolastica.
All’evento sono intervenuti il Direttore generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, Gianna Barbieri, e il Direttore generale coordinatrice dell’Unità di missione per il PNRR del Ministero, Simona Montesarchio.
Ecco le parole di Valditara: “Ho in mente una grande alleanza per la scuola. Oggi caliamo nella realtà fisica questa grande alleanza declinandola a supporto dei territori. Ci sono tre sostantivi che ritengo importanti, tre valori: sicurezza, dignità, serenità. Oggi lanciamo una autentica rivoluzione nella visione, nel metodo e nei contenuti. Non ci limitiamo a fare il compitino Pnrr. Avremmo potuto limitarci a distribuire le risorse Pnrr, sarebbe stato facile ma oggi vogliamo lanciare il nostro Piano per l’edilizia”.
“Un Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, che è un’emergenza nazionale. La scuola è per eccellenza il luogo dove si forma la persona. La scuola non può diventare il luogo di tragedie. Tutto ciò che presentiamo oggi fa parte di un impegno morale”.
“Mai più studenti e presidi in pericolo nelle nostre scuole. Stiamo parlando della vita e della sicurezza delle persone che sono il cardine della nostra società. Non ci siamo accontentati dei 710 milioni di euro del Pnrr. Ho chiesto ai miei uffici di fare una ricognizione delle risorse del ministero, qualcuna magari dimenticata. Il cuore dell’operazione è stata legare alle risorse del Pnrr ulteriori risorse realizzando un’azione integrata triplicando l’investimento e arrivando a due miliardi di euro”.
“Avremo più di due milioni di metri quadri riqualificati e messi in sicurezza. Un terzo in più della superficie del Principato di Monaco”.
“Dopo aver dedicato quel po’ di attenzione al contratto dei docenti, oggi vogliamo dedicare la nostra attenzione all’edilizia scolastica.
“Oltre a stanziare risorse dobbiamo avere il coraggio di eliminare ciò che impedisce di realizzare rapidamente questa rivoluzione nel campo dell’edilizia scolastica italiana. La scuola è il luogo principale in cui la persona si forma e si realizza: renderla sicura è urgente e indispensabile”.
“Ripartirà l’Osservatorio Nazionale per l’Edilizia scolastica. Il nostro piano prevede oltre 2 miliardi per la messa in sicurezza, la riqualificazione, l’adeguamento sismico, l’antincendio, l’eliminazione delle barriere architettoniche delle scuole. Così saranno suddivisi: 710mila euro già ripartiti su base regionale; 953 milioni di nuove risorse di bilancio da ripartire su base regionale; 255mila euro per 171 interventi sulle palestre scolastiche; 55 milioni per 41 strutture; 84 milioni per palestre e mense delle regioni più in difficoltà; a valere sui residui del Pon 2014 2000 interventi per autorizzare ulteriori 266 interventi”.
“Il riparto delle risorse a livello regionale sarà effettuato sulla base del numero di scuole al 50% e del numero di studenti al 50%. Le risorse saranno assegnate direttamente agli enti locali”.
“Oggi firmo due decreti: uno di autorizzazione dei piani regionali per un importo di 710 milioni con l’approvazione di 330 interventi. Un decreto di autorizzazione di 255,6 milioni per 171 interventi per palestre. Il riparto tra le regioni di ulteriori 953 milioni rispetto alle quali le Regioni dovranno indicare gli interventi. A questi due decreti si aggiunge un decreto direttoriale che autorizza 266 interventi per un importo di 84 milioni di euro di risorse Pon per palestre e mense del Mezzogiorno”.
“Vogliamo anche che tutto ciò che farà il ministero sarà trasparente e rendicontabile. Stiamo preparando una mappa interattiva delle risorse e dei tempi di impiego”.
“I piani di edilizia scolastica passati hanno incontrato criticità nelle fasi di realizzazione a causa della burocrazia. L’intesa con il ministro Salvini permetterà di istituire un tavolo per individuare procedure complesse e passaggi burocratici eccessivi che rallentano e complicano per ridurre i tempi di esecuzione”.
“Queste sono risorse nazionali che abbiamo liberato che andranno ad unirsi a quelle del Pnrr, inserite in un grande piano agevolato dalla normativa Pnrr. Faremo interventi dal punto di vista strutturale”.
“Come strutturare questi interventi? Siamo in work in progress, dobbiamo lavorare con i vari enti locali”.