Si discute ancora di chiusura delle scuole per feste non riconosciute dopo il caso della scuola Iqbal Masih di Pioltello, nel milanese, rimasta chiusa il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha ribadito di star studiando una norma per regolamentare tutto ciò.
“Il provvedimento è in dirittura d’arrivo. Non sarà più possibile chiudere una scuola in occasione di una festività non riconosciuta dallo Stato”, così il ministro a Varese per la festa della Lega ieri, 14 aprile, come riporta Ansa.
A reagire a queste parole la segretaria generale della FLC CGIL Gianna Fracassi: “L’annuncio del ministro Valditara di un provvedimento che impedirà la chiusura di una scuola in occasione di una festività non riconosciuta dallo Stato rappresenta l’ennesima misura ad uso e consumo della campagna elettorale. Non conosciamo i contenuti di questo provvedimento ma, se il riferimento è al caso di Pioltello, ricordiamo ancora al ministro che la chiusura è stata decisa (e riconfermata dagli organi collegiali) per motivi organizzativi e didattici – l’assenza di un gran numero di studenti – e non per introdurre una nuova festività”.
“Il punto che ci sembra non sia stato ancora colto è che ogni istituzione scolastica autonoma può decidere durante l’anno scolastico tre giorni di chiusura aggiuntivi e che queste scelte sono deliberate dagli organi collegiali che rappresentano l’intera comunità educante”, spiega la dirigente sindacale.
“Prima il tetto agli alunni stranieri poi questo ulteriore intervento sono quanto di meno necessario alle nostre scuole e quanto di più distante dalla loro realtà. Le scuole italiane sono luoghi di inclusione e senza discriminazioni come recita la Costituzione italiana: sarebbe bene che tutti lo ricordassero”, conclude Fracassi.
Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 9 aprile sarebbe stata discussa la questione delle chiusure delle scuole per feste religiose come il Ramadan. “Secondo quanto si apprende da più fonti – si legge in una nota dell’Ansa – il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara avrebbe illustrato il tema ai colleghi spiegando di essere al lavoro su una soluzione”.
“Una delle ipotesi allo studio – aggiunge l’Ansa – sarebbe quella di una norma per evitare che le scuole autorizzino assenze legate a feste religiose se non in presenza di accordi tra Stato e confessioni religiose”.
Nella stessa giornata nella quale il responsabile del Mim avrebbe introdotto la proposta al Governo, a sorpresa il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato una mozione – contro le modifiche al calendario scolastico e per conferire poteri di monitoraggio alle Regioni – presentata da firmata dal leghista Davide Caparini, che chiedeva alla giunta di attivarsi con lo stesso Governo “per garantire che la normativa statale provveda a regolamentare il tema delle deroghe scolastiche”.
Una iniziativa del Carroccio anche per “evitare una possibile proliferazione di interruzioni dell’attività didattica” e che “possano esserci discriminazioni rispetto a tutte le confessioni religiose, prevedendo altresì l’introduzione di adeguati strumenti di monitoraggio in capo alle Regioni”.
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