“Dobbiamo riportare la cultura del rispetto nelle scuole, innanzitutto partendo dal contratto”: il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, torna a parlare di autorevolezza dei docenti. L’occasione per farlo è un intervento al “Tg4”, durante la trasmissione Diario del giorno.
Valditara ha chiesto di “riportare al centro la figura del docente ridandogli autorevolezza“; anche per questo, ha ribadito, “abbiamo appena concluso il più importante” atto, il Contratto collettivo nazionale di lavoro, che assieme a nuove norme porta 18 euro medi lordi aggiuntivi portando complessivamente a 124 euro lordi, sempre medi, l’incremento stipendiale prodotto tra le fine del 2022 e la scorsa settimana (con i finanziamenti, finora “congelati”, dei governi Conte e Draghi): “persino Landini (il leader della Cgil ndr) è stato costretto a riconoscere che è un buon contratto“, ha sottolineato il numero uno del dicastero bianco di Viale Trastevere.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito ammette che l’accordo economico raggiunto “è un primo passo, non un punto d’arrivo”.
Valditara è quindi tornato sul bisogno di “dare tutela al docente in caso d’aggressione. Abbiamo deciso che l’avvocatura dello Stato difenderà gratuitamente l’insegnante aggredito”.
Quindi ha ricordato che nei casi di aggressione dei lavoratori con conseguenze “più gravi, lo Stato si costituirà parte in giudizio per chiedere i danni d’immagine nei confronti di chi aggredisce. Inoltre, abbiamo esteso l’assicurazione contro gli infortuni, prima i lavoratori della scuola erano esclusi”.
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