Il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara nei giorni scorsi ha fatto recapitare a due intellettuali, lo scrittore Nicola Lagioia e il giornalista Giulio Cavalli due querele.
A Cavalli, a cui è richiesto un risarcimento di diecimila euro, la querela è arrivata per “diffamazione a mezzo stampa”, perché in un articolo per il quotidiano online La Notizia avrebbe commentato che la battaglia del ministro contro le “festività non riconosciuta dallo Stato non sono “feste riconosciute” nemmeno il cosiddetto martedì grasso che corrisponde alla chiusura delle scuole e non sono “feste riconosciute” nemmeno i giorni di ponte che abitualmente collegano il Natale al Capodanno. Infine c’è l’avversione (inutile, come abbiamo visto) alle altre fedi religiose e tradizioni. Quest’ultima è una pratica che non ha nulla a che vedere con le leggi ma è molto di questo tempo e di questo governo e si chiama razzismo”.
Cavalli inoltre avrebbe pure ricevuto una minaccia di querela dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari e una querela dal viceministro Galeazzo Bignami.
Per Nicola Fratoianni, il segretario di Sinistra italiana, “l’effetto che vuole ottenere è chiaramente quello di intimidire i giornalisti per evitare che esprimano liberamente il proprio parere”.
Altra querela del ministro è stata notificata allo scrittore, premio Strega, Nicola Lagioia che ha dichiarato: “La mia colpa consisterebbe nell’aver criticato mesi fa, alla trasmissione “Che sarà” di Serena Bortone su Rai3, lo stile di un suo tweet, scritto a mio parere molto male sulla limitazione degli stranieri nelle classi italiane”. “Il ministro si è sentito leso per come l’ho preso in giro in trasmissione, suggerendo che venisse sottoposto lui al test di italiano per stranieri. Nel paese in cui l’ultimo Nobel per la letteratura è andato a chi ‘nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati’ credevo fosse lecito. Ma forse non siamo più quel paese”.
Tra i querelati, fa notare il quotidiano “Il domani”, da cui prendiamo la notizia, lo scrittore Roberto Saviano, Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, la filosofa Donatella Di Cesare, gli storici Luciano Canfora e Davide Conti, mentre viene pure ricordato Christian Raimo, l’insegnante e scrittore, sospeso per tre mesi dall’insegnamento, con una decurtazione del 50% dello stipendio.
Alla segretaria del Pd Elly Schlein che invitava Valditara a smetterla con “le querele intimidatorie“, il ministro ha replicato: “Prendo atto che l’on. Schlein è per la libertà di insulto. Confonde la critica con l’offesa e l’ingiuria. Non è questa la cultura del rispetto che ci sforziamo di insegnare ai nostri giovani”.
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