Attualità

Valditara: “Schlein ha fatto una gaffe. Ci vuole valutazione chiara, la vogliono gli alunni. Non possiamo chiuderli nell’ovatta”

Oggi, 15 marzo, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto ai microfoni di Radio Libertà, intervistato da Giovanni Sallusti. Anche in questo caso il numero uno di Viale Trastevere ha parlato della sua idea di scuola, concentrandosi soprattutto sulla questione della valutazione alla scuola primaria.

“La scuola deve scoprire i talenti di ogni giovane. La formazione dei giovani deve essere modellata su essi”, ha ribadito Valditara. “La mentalità sessantottina mal sopporta il merito. Ma il merito non deve essere confuso con l’eccellenza. Il merito può essere anche riuscire a esprimere una professionalità. Il merito è dare il meglio, è un merito democratico”.

Valditara contro pedagogisti e cantanti

Valditara ha discusso in merito a quanto detto dalla segretaria del Partito Democratico in merito alla valutazione alla primaria: “La Schlein ha perso una buona occasione per evitare di fare una gaffe. La valutazione analitica è fondamentale, sia per il docente che per il genitore, se espressa in termini chiari. Sfido una persona di media cultura capire cosa c’è scritto nelle pagelle. Quando Schlein o qualche pedagogista o cantante dice che aboliamo degli studi è una sciocchezza colossale. Si vadano a rileggere i miei documenti”.

“Vogliamo accanto a questo una valutazione chiara: la vogliono innanzitutto i bambini e ai genitori sullo stato delle acquisizioni degli studenti. Questo avviene in tutti i Paesi del mondo. Questo non vuol dire eliminare la valutazione analitica. Non possiamo chiudere nell’ovatta i nostri studenti, facendo loro pensare che non ci sono ostacoli nella vita”, ha aggiunto.

“Alunni stranieri? Nessuna ghettizzazione”

Valditara ha anche parlato della questione degli studenti stranieri, come riporta Politicanews: “Molti in Italia preferiscono il proprio ombelico ideologico al bene dei ragazzi, compreso quelli stranieri. La sinistra non è più abituata a confrontarsi con la realtà. I dati dicono che mentre i ragazzi italiani hanno un tasso di dispersione scolastica del 9,8%, i ragazzi stranieri ne hanno uno superiore al 30%. L’idea allora è molto semplice: se il ragazzo straniero non conosce la lingua italiana viene sì inserito nella classe con tutti gli altri, nessuna ghettizzazione. Ma deve essere prevista poi anche una classe di potenziamento per colmare il gap con i compagni, che può essere parallela oppure svilupparsi in corsi pomeridiani obbligatori. La stessa cosa vale eventualmente anche per la matematica. Questo è nell’interesse del ragazzo: chi ha parlato di ‘razzismo’ non è interessato al suo bene, ma alla propria ideologia”.

L’appello contro il voto alla primaria

L’ultima presa di posizione contro la “riforma della valutazione” voluta dal ministro Valditara è arrivata da Daniele Novara (pedagogista) e Alex Corlazzoli (maestro e giornalista) che parlano di un vero e proprio “colpo di mano” e chiedono che si apra un confronto serio e proficuo sulla questione.

“Le ‘pagelle’ attuali – scrivono i firmatari, fra i quali compaiono anche noti pedagogisti, psicologi, sociologi e insegnanti –  non rendono certo onore all’idea messa in campo dal legislatore nel 2020 quando puntava ad un ‘giudizio descrittivo’ perché riportano una sintesi altrettanto lacunosa del processo di apprendimento di un bambino ma sono un traguardo positivo rispetto al passato quando imperavano numeri che cristallizzavano il giudizio”.

“Valutare – aggiungono – significa dare valore, la valutazione ha la finalità più ampia di dare valore al percorso di apprendimento di ogni singolo alunno che deve tener conto del contesto da cui proviene, dello stato di partenza, delle difficoltà incontrate (la mancata continuità didattica, ad esempio, dovuta al precariato) a causa della stessa Scuola. Valutare non è di certificare, attestare, rendicontare ma ‘descrivere’ il cammino umano e pedagogico di uno studente”.

I firmatari osservano che l’emendamento all’esame del Parlamento non va affatto in questa direzione e, come già scritto da noi in precedenza, se dovesse andare in porto (come peraltro ormai certo), si tratterebbe del quarto cambiamento a partire dal 2008. Fino a quell’anno, infatti, si usarono i giudizi, poi si passò ai voti, nel 2020 vennero introdotti i giudizi descrittivi e a partire dal 2024 si useranno i giudizi sintetici.

“Il nostro appello al Governo e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – concludono i firmatari – è quello di fermare questo ‘colpo di mano’ affinché il ministero apra un proficuo confronto con il mondo dell’Istruzione al fine di innescare un percorso condiviso e partecipato che nel tempo possa arrivare a una soluzione che pone al centro gli alunni e la narrazione del loro apprendimento”.

Come abbiamo detto il documento è già stato sottoscritto da pedagogisti (Cristiano Corsini, Monica Guerra, Raffaele Mantegazza ed Elisabetta Nigris fra gli altri), sociologi (Chiara Saraceno), psicologi (Anna Oliverio Ferraris) e da un buon numero di insegnanti, ma anche da attori e personaggi dello spettacolo (Stefano Accorsi, Alessandro Bergonzoni, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Moni Ovadia, Claudia Pandolfi e Luca Zingaretti).

Redazione

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024