Attualità

Valditara e la sua “Scuola di cittadinanza”, di cosa si tratta?

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara è intervenuto a Live in Bergamo e, ai microfoni di SkyTg24 ha rilasciato alcune dichiarazioni sul nuovo mondo della scuola visto da lui.

Valditara ha iniziato definendo questa nuova “Scuola di cittadinanza”: “Esattamente è l’opposto rispetto al reddito di cittadinanza. La scuola di cittadinanza presuppone quella capacità della scuola di includere e di valorizzare i talenti di ciascuno e nel contempo la scuola che non disperde nessuno. Cosa vuol dire non disperdere? Vuol dire indurre i ragazzi a completare l’obbligo scolastico. Da qui la mia proposta che è stata raccolta in un emendamento del gruppo della Lega di consentire il rdc soltanto a quei ragazzi che abbiano espletato l’obbligo scolastico”.

“Purtroppo – ha poi aggiunto – abbiamo scoperto che ci sono migliaia di ragazzi che non hanno neppure la licenza elementare. Noi vogliamo che i ragazzi possano avere gli strumenti per farcela nella vita così come vogliamo affrontare il tema dei neet: quei ragazzi che non frequentano l’università, che non frequentano neanche un corso di formazione, non è giusto che abbiano il reddito di cittadinanza. Abbiano il reddito di cittadinanza ma purché si formino e purché cerchino di costruirsi un futuro dignitoso.”

Per quanto riguarda la polemica sul rdc, il ministro ha affermato: “Le modifiche non colpiranno i più deboli. Si tratta di ragazzi dai 18 ai 29 anni; ragazzi a cui il nostro sistema mette a disposizione le scuole per adulti. Noi finanziamo anche corsi di formazione. Noi incoraggiamo anche con finanziamenti a creare le premesse affinché un ragazzo possa farcela nella vita”.

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Sara Adorno

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