Intervenuto oggi al question time alla Camera, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è ritornato sull’argomento delle modifiche al calendario scolastico.
Valditara ha sottolineato: “Ritengo l’autonomia un valore importante ma non vuol dire che si può fare quel che si vuole. A Pioltello sono intervenuto per far rispettare delle regole non banali, la democrazia si basa sulle regole. Trovo grave che qualcuno abbia fatto passare il mio intervento addirittura razzista. L’intervento che ho anticipato vuole evitare che la scuola precipiti nel caos della discriminazione. Si rischia che si cerchi di rivendicare giorni da parte delle varie religioni. Risulta illegittimo il fatto che la scuola si sostituisca allo Stato. La futura normativa non sarà contro quella o questa religione, ma sarà per una scuola ordinata che rispetti il principio di non discriminazione. Le scuole sono i luoghi privilegiati per capire e per capirsi”.
E mentre si accinge a rispondere alla seconda interrogazione da parte dell’on. Sasso (Lega), il ministro viene contestato dai presenti in aula.
Ecco la risposta di Valditara, pronunciata tra le contestazioni e i fischi dei presenti in aula: “Voglio dire a Manzi di leggere meglio la Costituzione. L’obiettivo è evitare situazioni caotiche. Le religioni non riconosciute dallo Stato sono numerose, così le feste nazionali di altre nazionalità. Il rischio è che ci possa essere una discriminazione. La norma che stiamo studiando è semplice, non consentirà la chiusura delle scuole per festività religiose e nazionali non riconosciute dallo Stato Italiano. Una norma che si inserisce nel dettato della Costituzione e rispettosa dell’autonomia e delle Regioni”.
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