Notizia delle ultime ore è quella riguardante i due alunni autori degli spari di pallini al volto alla prof Maria Cristina Finatti, filmata e derisa sui social durante la lezione di Scienze lo scorso settembre a Rovigo. Gli studenti non dovranno ripetere l’anno. Si tratta dei due ragazzi maggiormente coinvolti nell’episodio, colui che sparò i pallini alla docente rischiando di farle perdere un occhio, e il compagno che filmò il gesto per poi divulgarlo a mezzo social facendolo diventare virale. Lo riporta Il Corriere della Sera.
A tal proposito è intervenuto il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Rispetto l’autonomia di ogni scuola, tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”.
Le altre reazioni
“Con tutto il rispetto per l’autonomia scolastica, trovo davvero diseducativo dare 9 in condotta a chi ha colpito con ‘pallini’ il docente. Il messaggio che passa è quello che un atto così grave non abbia alcuna influenza sulla valutazione della condotta. Mi rassicura il fatto che il Ministro Valditara abbia chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni di questa decisione”, questo quanto dichiara l’On. Paola Frassinetti, Sottosegretaria all’Istruzione e al Merito.
“Mi ha lasciato davvero esterrefatto la notizia della promozione, a pieni voti e con un bel nove in condotta, dei tre alunni di una Scuola Superiore di Rovigo che ad ottobre scorso spararono pallini con una pistola ad aria compressa contro Maria Cristina Finatti, la loro docente di Scienze della Terra e Biologia e che ripresero le scene con il cellulare, postandole successivamente in rete. Già all’epoca dei fatti la risposta della scuola fu a mio avviso poco incisiva. Perché se è vero che le punizioni fini a se stesse non portano mai nulla di realmente positivo in termini di ricadute, è pur vero che non prendere i giusti provvedimenti minimizza fin troppo la portata dei propri atteggiamenti. Oggi però si è veramente superato il segno, lanciando un messaggio altamente diseducativo e controproducente, perché stiamo praticamente dicendo ai nostri alunni che più si dimostreranno incivili, incoscienti e maleducati a scuola, più la scuola lì premierà, in barba a quei principi di cittadinanza attiva che così tanto amiamo professare. Spero venga fatta chiarezza sulle motivazioni che hanno spinto il dirigente scolastico ed il consiglio di Classe ad attribuire questa valutazione pur in presenza di ripetuti provvedimenti disciplinari: non si può lascia passare un messaggio così distorto sul ruolo di comunità educante che la nostra Scuola deve avere”, questo quanto dichiara il deputato Gimmi Cangiano, Componente della Commissione Istruzione alla Camera.