Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato ospite di Lucia Annunziata ‘Mezz’ora in più’ su Rai tre. Al centro del dibattito le idee politiche del titolare del dicastero di viale Trastevere in seguito alle polemiche scatenate dopo il 9 novembre in occasione della Giornata della libertà, 33 anni dopo la caduta del muro di Berlino:
“Ho raccolto un invito che era stato lanciato dal Parlamento italiano nel 2005 quando approvò la Giornata della libertà. Credo che un Ministro abbia il dovere di far discutere su alcune date fondamentali nella storia della Repubblica e della nostra civiltà. È importante riflettere su ciò che ha comportato la caduta del muro di Berlino. Si tratta di una polemica un po’ retrò come se qualcuno avesse degli scheletri nell’armadio di cui non vuole assolutamente liberarsi. Ci saranno anche altre date, ad esempio è importante discutere anche sulle leggi razziali e sul razzismo, ci sarà tempo per discutere anche di questo. Ci saranno date come il 27 gennaio e il 25 aprile. Nella mia lettera c’era un invito a discutere, non voleva imporre valori di riferimento. Ci sarà chi avrà delle idee diametralmente opposte alle mie”.
“La destra – prosegue il Ministro – esiste negli Stati Uniti che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo, esiste in Gran Bretagna, in tutti i paesi occidentali. La destra a cui penso è liberal-conservatrice. Mio padre che ha combattuto per i valori di libertà e democrazia non potrebbe che apprezzare una rivendicazione dell’attaccamento all’articolo 1 ovvero quella della sovranità popolare. Nel mio libro condanno il nazionalismo”.
“Dal mio punto di vista i governi di centro-sinistra non abbiano avuto a cuore l’interesse nazionale, ma è una mia valutazione”.
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