Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito del Governo Meloni
“Dobbiamo ripristinare l’autorevolezza dei docenti ed il principio che è stato devastato dal ’68 e dal ’76”: dirlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Intervenendo a Napoli ad una manifestazione della Lega, il numero uno del dicastero bianco ha detto che “sono vergognose le aggressioni verso il personale della scuola“: per questo si è pensato all’arresto in flagranza per chi usa violenza verso i docenti, un provvedimento che troverà spazio a breve direttamente nel Consiglio dei ministri.
Valditara ha quindi tenuto a ricordare che ogni anno milioni di euro vengono buttati via “perché durante le occupazioni qualche teppista si diverte a sfasciare la scuola“.
A questo scopo, per ridurre il fenomeno, in Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 2024 è stata pubblicata la Legge n. 25/2024 contenente le “Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico”.
E all’aumento delle pene per chi commette violenza verso il personale scolastico, si è sommata la riforma del voto di condotta: con il 5 lo studente viene oggi automaticamente bocciato, con il 6 rimandato e obbligato a seguire un corso di educazione civica con tanto di discussione in sede di esame finale. E per chi viene sospeso, poi, non si chiuderanno più le porte della scuola: per sospensioni oltre i due giorni, lo studente viene coinvolto in attività di riflessione e approfondimento, culminanti nella produzione di un elaborato critico.
Le nuove norme sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre scorso, con la Legge n. 150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.
Tra le disposizioni introdotte ci sono anche le multe da 500 a 10mila euro per coloro che dovessero aggredire docenti e personale scolastico.
L’inasprimento delle sanzioni è stato inoltre portato avanti per i genitori che non mandano i figli a scuola, perché, ha sottolineato Valditara “rubano il futuro dei loro figli”.
Ed è per questo che “dobbiamo anche ripristinare il principio della responsabilità, perché non è sempre colpa degli altri”, ha sottolineato il Ministro.
Valditara ha quindi citato “un prete coraggioso di Napoli, don Luigi Merola, che mi ha detto di andare avanti”.
Infine, il ministro dell’Istruzione e del Merito ha detto che dobbiamo assolutamente “valorizzare il talento dei nostri giovani perché ognuno abbia un futuro “.
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