Amarezza e stupore (e anche un po’ delusione): è quanto traspare da un messaggio inviato al Dipartimento scuola di Forza Italia con cui Valentina Aprea annuncia di abbandonare il partito dopo quasi 30 anni di ininterrotta militanza.
Come abbiamo già scritto, Aprea, che fino a un paio di giorni fa era data come quasi sicura sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, in realtà non ha avuto alcun incarico.
Ma, a leggere il suo messaggio, ad Aprea non devono essere piaciute soprattutto le modalità con cui si è sviluppata la vicenda.
“Nonostante la promessa fattami personalmente dal Presidente Berlusconi nella sera del 26 settembre – afferma – all’indomani dell’infausto risultato elettorale nel mio Collegio, ho appreso dalla stampa di non aver ricevuto l’incarico di Sottosegretario all’Istruzione”.
Secondo Aprea quell’incarico le era quasi dovuto, per tre diverse buone ragioni.
“La prima – dice – era legata proprio all’impegno che il Presidente Berlusconi aveva preso con me, alla presenza di Parlamentari Lombardi e non solo. La seconda perché in tutti questi anni ho promosso, nel nome di Forza Italia, visioni, politiche ed azioni di successo nel settore dell’Istruzione”.
Ma c’è anche un motivo più squisitamente politico che ha a che fare proprio con la realizzazione del programma di Governo: “Nel PNRR – spiega infatti Aprea – ci sono molte leggi da noi (anzi da me stessa) fortemente volute e sarebbe stato un vantaggio per Forza Italia curarne l’attuazione e continuare ad intestarsi il merito di averle volute (si pensi ad esempio agli ITS Academy)”.
Come sappiamo, le cose sono andate però diversamente e Valentina Aprea conclude “Forza Italia non ha più bisogno di me, anche se non la pensano così i tanti “mondi” (dalla CEI, alla Confindustria, ai sindacati, ai dirigenti, ai docenti, alle famiglie..) che in queste ore mi hanno comunicato la loro sorpresa per il fatto che proprio io, a loro parere la più esperta e più competente, ero rimasta fuori dal Governo!”
Per la verità il mancato incarico ad Aprea sembra dovuto più a problemi interni alla coalizione e forse anche a Forza Italia stessa.
E’ stato necessario infatti mantenere il giusto equilibrio nella ripartizione dei posti (c’è chi ha parlato di regole da “manuale Cencelli”) senza poi trascurare gli equilibri interni a ciascun partito.
Paradossalmente, sembra quasi che al Ministero dell’Istruzione e del Merito, almeno in questa prima fase si sia tenuto in pochissimo conto il tema del merito.
Adesso, però, in tanti pensano che Aprea potrebbe rientrare in gioco: potrebbe avere un posto anche importante senza che si debbano fare i conti con i numeri di incarichi già attribuiti alle singole forze politiche.
Lo sapremo nelle prossime ore.
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