Categorie: Politica scolastica

Valeria Fedeli tra PD da rilanciare, Pon alle paritarie ed Erasmus da estendere

“Appartengo a quella parte che vuole rilanciare il Pd, perché penso sia utile all’Italia e ai nostri ragazzi per ricostruire il futuro”.

A dirlo, il 23 febbraio, è stata la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, interpellata sulla situazione all’interno del partito a margine della sua visita alla scuola ebraica di Roma.

Secondo Fedeli, “il Pd ha una grande prospettiva, è un partito democratico”, al quale ho dato un contributo “con grande forza e convinzione”.

Parlando di scuola, invece, Fedeli ha detto che sono state già accantonate le risorse del Pon da destinare alle scuole paritarie; nei prossimi giorni verranno sbloccate dopo un necessario passaggio burocratico a Bruxelles.

“C’è una novità – ha spiegato – nell’ultima legge di bilancio: si prevede che anche le scuole paritarie, quelle davvero verificate e accreditate, partecipino ai bandi per le risorse del Pon scuola, al pari di quelle statali. Una scelta importante perché bisogna rispettare le leggi italiane”.

 

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Tuttavia – ha ricordato il ministro – poiché l’accordo di partenariato siglato dal Governo italiano con la Commissione europea vieta la partecipazione delle scuole paritarie, il Miur ha avviato un procedimento di modifica dell’accordo assieme alla Commissione.

Nelle more, per consentire comunque l’avvio dell’avviso quadro del Pon (la parte relativa al Fondo sociale europeo) e dei relativi bandi, sono state comunque accantonate le necessarie risorse finanziarie, che consentiranno di partire con l’indizione di bandi specifici per le scuole paritarie, non appena sarà completata la modifica dell’accordo.

“Abbiamo tenuto da parte il finanziamento per la scuola paritaria che sbloccheremo nei prossimi giorni” ha detto il ministro.

Fedeli ha commentato anche dell’Erasmus: è un’esperienza che “va estesa, dando la possibilità a tutti di poter entrare nel progetto”, ha detto Fedeli a chi le chiedeva se il programma, a 30 anni dal suo varo, abbia bisogno di essere rivisto.

“La generazione Erasmus è la generazione che ha già costruito l’Europa positiva. Ci si incrocia, si costruiscono culture comuni e studi comuni. Ci si innamora, quindi si creano vite e nativi europei”, ha concluso Fedeli.

Alessandro Giuliani

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