Dissolto da parte del Miur ogni timore sulla questione del terzo anno come utile per l’accesso ai Pas: la frequenza al corso è assicurata.
Per quanto riguarda le ipotesi di scaglionamento, nulla invece ancora si può dire; un tema così delicato trova infatti diversi sostenitori per le diverse ipotesi: anzianità di servizio, titoli acquisiti. Aspettiamo dunque ancora la scelta definitiva che permetta a tutti, di capire come avverrà la suddivisione.
La discussione è quindi proseguita sui tempi di attivazione e qui il Direttore ha fatto chiaramente intendere che le Università sono obbligate ad attivare i corsi. Nel caso di numeri elevati si avvalora l’ipotesi di un’unione tra vari Atenei, con l’attivazione di piattaforme on-line per i corsi particolarmente numerosi e successivo esame da sostenere invece nelle sedi d’appartenenza. Inoltre, per avvalorare questa ipotesi, è stato fatto riferimento alle esperienze delle Università telematiche che rilasciano titoli validi e riconosciuti, quindi dal punto di vista giuridico non solo non vi sono impedimenti, ma anzi le Università saranno incentivate ad attivarli.
Per quanto riguarda i tempi di attivazione, il Miur propende per gennaio/febbraio 2014, anche se le divergenze con il mondo universitario ed i relativi malumori sono apparsi molto evidenti. Il Direttore si è poi brevemente soffermato sulle ultime allarmanti notizie che circondano i Pas. Ha evidenziato la non intenzione di aprire anticipatamente le graduatorie, accennando contemporaneamente che è allo studio un decreto per rendere spendibile da subito un titolo abilitante. Questo non nell’ottica di un salva Tfa, ma all’interno di un discorso più generale che permetta anche a coloro che si abilitano nel secondo e terzo ciclo Pas di non attendere inutilmente un successivo aggiornamento delle graduatorie stesse. Tenendo conto dei tempi tecnici di approvazione e che ancora il progetto è una bozza, il dott. Chiappetta si è sentito di rincuorare chi di noi accetta ora gli incarichi annuali. Egli sostiene che i contratti siglati non verranno rescissi e che comunque non c’è ancora niente di veramente deciso. Il Miur non accetta invece alcun richiamo sui ritardi nei tempi tecnici; appare quindi molto difficile terminare il primo ciclo Pas in tempi utili per l’aggiornamento delle graduatorie e quindi è probabile che saremo costretti ad iscriverci con riserva fin dal primo ciclo di attivazione.
Il discorso si è quindi spostato sulle Graduatorie ad Esaurimento e su questo argomento il Miur è stato categorico: la non apertura è una scelta politica indipendente. Ci ha dunque invitato a ricercare in altre sedi le risposte a questo argomento per noi essenziale e, ci è parso di capire, di vitale importanza in quanto il Ministro non pare intenzionata ad attivare ulteriori concorsi. In questo contesto è apparsa evidente la divergenza con il Ministro Profumo.
Anche i criteri di differenziazione Tfa ordinario e Pas non solo non sono stati definiti, ma nemmeno appaiono all’ordine del giorno per il Miur. Per Luciano Chiappetta, i tempi utili per una discussione sulle ipotesi di valutazione, vanno infatti posticipati alla fine del primo ciclo Pas. Ultimo, ma forse decisivo per il discorso Gae, è stato l’argomento del diploma magistrale. il Direttore ha infatti ammesso che tale titolo è già in sé abilitante, ma anche che, paradossalmente, i detentori saranno costretti a frequentare i Pas. Da questa dicotomia può nascere il punto critico che permetterebbe ai magistrali l’ingresso in Gae e, di conseguenza, a tutti noi.