Il Tribunale del Lavoro di Catania ha stabilito che può bastare un sistema di messaggistica, o un social network, per comunicare a un dipendente che è licenziato; secondo i giudici il licenziamento “intimato su WhatsApp” assolve agli oneri di forma che ogni licenziamento deve rispettare.
“L’utilizzo dei social network, come WhatsApp, per licenziare un dipendente rispecchia i tempi moderni, ma non è una novità”.
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“In ogni caso dovranno essere evitati i messaggi che si autocancellano, e, invece, affidarsi alle ‘spunte blu’ per avere la prova della ricezione”.
Se quindi un licenziamento è possibile effettuarlo tramite WhatsApp, attraverso lo stesso strumento sarà pure possibile alla dirigenza di una scuola, per esempio, comunicare ai docenti e al personale tutte le incombenze e quindi dagli ordini di servizio, alle riunioni, dai punteggi alle pubblicazioni dell graduatorie.
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