La riflessione che per analogia mi viene da fare è relativa al punteggio che il servizio di ruolo deve avere rispetto al preruolo ai fini della mobilità e della graduatoria interna. Se il docente di ruolo ha maggior professionalità rispetto al docente precario, come si può attribuire al servizio di ruolo ed al servizio precario lo stesso punteggio ai fini della mobilità? Fino a due anni fa infatti il servizio di ruolo veniva giustamente valutato in maniera maggiore di quello precario.
Per fortuna in graduatoria interna il servizio di ruolo viene maggiormente valorizzato rispetto a quello da precari. Fare diversamente vorrebbe dire sminuire la professionalità dei docenti di ruolo ed andare contro il principio della continuità didattica. Ci sarebbe infatti il rischio concreto che un insegnante, di ruolo in una certa scuola da 10 anni, ben inserito nel corpo docenti e profondo conoscitore delle dinamiche di quell’ istituto, si trovi superato da un neoimesso con 11 anni di servizio precario. E’ evidente che un rischio di questo genere va a danneggiare le famiglie, gli studenti ed i docenti, oltre che creare sentimenti di malumore verso le nuove immissioni da parte del personale di ruolo, generando l’ ennesima guerra tra poveri.
Matteo Bavassano
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