Il decreto 36 approvato dal governo il 30 aprile 2022 in attesa della sua conversione in legge entro la fine di giugno 2022 all’art. 45 introduce la problematica concernente, la valorizzazione del personale docente.
La legge 205 del 2017 così come modificata dall’articolo 46 del decreto 36 si pone come fine la valorizzazione della professionalità dei docenti che s’impegnano:
• in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica;
• nella promozione e diffusione, all’interno delle istituzioni scolastiche, di modelli per una didattica volta allo sviluppo e al potenziamento delle competenze degli alunni.
• a garantire l’interesse dei propri alunni e studenti attraverso la continuità didattica.
• a prestare servizio in zone a rischio di spopolamento e dispersione scolastica.
Il legislatore, nell’elaborazione dell’art. 45, si è posto il problema di valorizzare la permanenza del docente in un determinato posto, al fine di garantire la presenza costante dello stesso docente nello stesso luogo e assicurare la continuità didattica agli alunni attraverso un riconoscimento economico.
Per garantire la presenza in sede dei docenti in prima applicazione è stata prevista una quota pari al 10% dello stanziamento proprio per la valorizzazione del personale docente al fine di garantire l’interesse degli alunni attraverso la continuità didattica.
Con decreto ministeriale saranno stabiliti i criteri per l’attribuzione delle suddette somme in relazione a:
• anni di permanenza nella stessa istituzione scolastica;
• residenza o domicilio abituale diverso da quello in cui ha sede l’istituzione scolastica sede di servizio.
Su richiesta dei singoli dirigenti scolastici, l’ufficio scolastico regionale può disporre un docente in esonero intero o due in semiesonero da destinare ad attività di collaborazione nello svolgimento delle funzioni amministrative e organizzative.
Con decreto del ministro dell’istruzione, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni, saranno definiti i parametri, i criteri e le modalità per l’individuazione delle istituzioni scolastiche, affidate in reggenza, che possono avvalersi della collaborazione di uno o due docenti in esonero totale o parziale.
Fra i parametri certamente da considerare, come indicato all’art. 45, sarà il numero di classi di ogni singola istituzione scolastica.
Le risorse economiche, per un importo pari a 5 milioni di euro per il 2022 e di 12,5 milioni di euro per gli anni successivi, saranno attinte dal fondo per il miglioramento dell’offerta formativa.
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