“Sistema nazionale di istruzione e formazione” è il titolo della legge di riforma della scuola varata nel 2015.
Il concetto di sistema implica l’esistenza di forze finalizzate, in evoluzione.
I componenti di un sistema non hanno significato proprio perché parti interdipendenti di un processo unitario, teso al raggiungimento del fine istituzionale.
Il governo di un sistema esige la capitalizzazione delle informazioni contenute negli scostamenti risultati attesi-esiti [feed-back].
La struttura concettuale de “La buona scuola” sarebbe profondamente diversa se avesse avuto come fondamento la cultura sistemica e il problema del merito dei docenti sarebbe stato inquadrato razionalmente.
Una carenza molto, molto significativa perché conduce al superamento del modello esistente: il servizio scolastico è scomposto in sottoproblemi e, per ognuno, sono identificate responsabilità e attese [TU 297/94 e DPR 275/99], elementi essenziali per la collocazione di punti d’osservazione [feed-back].