“Educare alla critica: quale valutazione?” è il titolo di un importante convegno nazionale in programma per martedì 26 novembre presso il liceo classico “Mamiani” di Roma.
Ad organizzarlo è l’Associazione professionale L’Altrascuola, espressione dell’Unicobas, che intende promuovere un dibattito a tutto campo sul contestatissimo tema della valutazione di sistema e sull’uso dei test Invalsi nella scuola.
Il tentativo di introdurre nella scuola italiana l’uso di metodi “oggettivi” e standardizzati di valutazione, sottolinea Atrascuola, “ha incontrato resistenze, con motivazioni che vengono tuttora discusse: ad esempio, l’impossibilità di valutare con obiettività il processo di apprendimento mediante standard valutativi considerati validi universalmente, a prescindere dal contesto geografico, sociale, culturale; la necessità di finanziare adeguatamente il sistema scolastico ed universitario italiano prima di valutarlo”.
Ma soprattutto c’è “l’iniquità di un sistema che valuti l’operato dei docenti a partire dal mero risultato degli alunni, senza minimamente considerare l’involuzione indotta nella società italiana dell’ultimo trentennio da un sistema mediatico improntato a criteri puramente mercantilistici ed antieducativi”.
Senza trascurare “la necessità di mantenere la Scuola, l’Università e la ricerca libere ed indipendenti rispetto alla dominante ideologia neoliberista, di cui l’ideologia delle competenze è un frutto”.
Per contro, si chiedono gli organizzatori, “è giusto frenare un processo, come quello della valutazione di sistema, che appare oramai ineluttabile? È didatticamente produttivo impedire una valutazione oggettiva degli studenti, la quale comporti anche una valutazione parimenti oggettiva dell’operato dei docenti e dell’intero sistema scolastico, al fine di farlo progredire? L’opposizione non nasce piuttosto dalla paura di essere valutati?”
Le domande non sono puramente retoriche perché ad intervenire al convegno non sarà solamente il “popolo no-Invalsi”. Ci saranno anche esperti e insegnanti che in questi anni non hanno fatto mistero della propria posizione a favore della valutazione di sistema e dello stesso personale docente.
Molti infatti gli interventi in programma: da Alvaro Belardinelli (“Taglia 52: valutare una Scuola impoverita”), al direttore generale del Miur Carmela Palumbo ( “La valutazione degli apprendimenti degli studenti per orientare le politiche scolastiche”) fino ad Andrea Ichino (“Liberiamo la scuola”) e al presidente onorario della Crusca Francesco Sabatini (“Valutazione: i molti limiti di un’operazione utile”).
La mattinata si chiuderà con la relazione del segretario nazionale di Unicobas Sfefano d’Errico.
Nel pomeriggio si susseguiranno altri esperti (Giorgio Ragazzini, Maria Mantello, Diana Cesarin, Alessandra Fantauzzi e Stefano Lonzar) nel tentativo, si augurano gli organizzatori, di riuscire a mettere almeno qualche punto fermo su uno dei temi più dibattuti del momento.
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