Attualità

Valutazione alunni: anche Unicobas contro nota MIM che invita le scuole a concludere tutto entro il 31 agosto

Sulla circolare ministeriale che invita le scuole concludere ogni operazione di valutazione degli alunni entro il 31 agosto interviene anche il sindacato di base Unicobas.

“Con tempistica non casuale – scrive il sindacato – il ministero dell’istruzione ha emanato, in data 13 giugno, la nota ministeriale 2800, la quale «invita» le scuole secondarie di secondo grado a comunicare entro e non oltre il 31 agosto gli esiti degli scrutini degli studenti con sospensione del giudizio. Ciò significa tentare surrettiziamente di costringere tutti/e i/le docenti a lavorare l’ultima decade di agosto per completare gli esami precedentemente programmati per settembre, ignorando deliberatamente le ferie già richieste, le delibere collegiali già ufficializzate, alberghi, treni, aerei, traghetti già prenotati per le meritate vacanze (che i docenti delle secondarie superiori possono prenotare solo tra il 20 luglio e il 31 agosto). Significa anche danneggiare studenti e genitori, cui le scuole avevano già comunicato le date degli esami di settembre, e che pertanto hanno già programmato le proprie vacanze”.

“Nelle scuole in cui siamo presenti con nostre RSU – sottolinea il segretario nazionale Stefano d’Errico – abbiamo subito protestato, ed immediatamente la mobilitazione, come sempre, ha avuto effetto perché il 16 giugno è arrivata alle scuole una frettolosa precisazione del ministero, con proroga del ‘termine ultimo’ al fatidico 8 settembre”.

In ogni caso Unicobas invita tutti i docenti ad attenersi ad alcune regole semplici e chiare:

  1. Non transigere sul rispetto dei calendari già varati nel collegio dei docenti, che è organo sovrano in materia di organizzazione della didattica (art. 7 del Decreto Legislativo 297/1994).
  2. Non transigere sul rispetto del Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, art. 4, comma 6, che consente lo svolgimento dello scrutinio finale entro e non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
  3. Ricordare ai dirigenti scolastici che «I regolamenti non possono contenere norme contrarie alle disposizioni delle leggi», e che pertanto una nota ministeriale, che «invita» a contravvenire ad una Legge, non ha valore alcuno.
  4. Non accettare di tornare a scuola nel periodo di sospensione delle attività didattiche, che va dal 1° luglio al 31 agosto (art. 74 comma 2 del D.Lgs. n. 297/1994).

    Per concludere con una regola di comportamento più generale: “Dimostrare coi fatti di non essere disposti a chinare il capo di fronte ai soprusi, per non doverlo chinare sempre nel prossimo futuro”.

Ma Unicobas getta uno sguardo anche sul futuro e segnala un “pericolo”: “Va sottolineata e denunciata la recentissima notizia secondo la quale molti dirigenti vorrebbero decidere personalmente nei collegi dal prossimo settembre l’anticipo degli esami di sospensione del giudizio dell’a.s. 2023/24 entro l’agosto 2024”.
In proposito il sindacato ricorda che “le delibere collegiali sono a tutti gli effetti cogenti; esclusivamente il collegio stesso può deliberare in materia di organizzazione didattica equindi, data la vigenza delle citate norme, anche per il prossimo anno scolastico è ad oggi legittimo deliberare gli esami per i primi di settembre”.

Redazione

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