Attualità

Valutazione alunni e filiera tecnico-professionale: a rilento le riforme di Valditara

Il tempo sta trascorrendo e i due disegni di legge a cui il Ministro Valditara tiene particolarmente stanno procedendo con lentezza.
Questa settimana il calendario dei lavori della Camera prevedeva tre sedute della Commissione nelle giornate del 16, 17 e 18 aprile per l’esame della riforma della filiera tecnologico-professionale.
Le tre sedute, però, sono state annullate e ora tutto è rimandato alla prossima settimana.
Ci sono da esaminare 650 emendamenti ai 4 articoli di cui si compone il provvedimento; le proposte di modifica arrivano quasi tutte da deputati del PD e del M5S sulle quali, ovviamente, la maggioranza di Governo non cederà neppure di un millimetro.
Come ha più volte sottolineato il ministro Valditara la riforma prevede la creazione di “una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A, che potrà contare sul potenziamento delle discipline di base e sull’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sul maggior raccordo fra scuola e impresa, ma anche sulla maggiore internazionalizzazione e ricerca”.
Ovviamente, dopo che la Commissione avrà concluso il proprio lavoro, il disegno di legge dovrà andare in aula.
I tempi, quindi, si allungano e il voto finale potrebbe arrivare nella prima settimana di maggio.

A questo punto anche il disegno di legge sulla valutazione del comportamento degli alunni subirà un rallentamento significativo.
Il 17 aprile, infatti, il provvedimento è stato votato dal Senato e trasmesso alla Camera che però potrà esaminarlo non prima dell’inizio del mese di maggio.
Il ministro Valditara si è dichiarato molto soddisfatto del risultato: “L’approvazione della riforma della valutazione della condotta rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive, io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla. Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati”.

Se non ci saranno altri intoppi il disegno di legge potrebbe essere approvato definitivamente a metà maggio, poi ci sanno i tempi tecnici per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e per l’entrata in vigore, che a questo punto potrebbe arrivare verso fine maggio.

Da quel momento il Governo avrà 180 giorni (sei mesi!) di tempo per adottare un apposito regolamento che dovrà modificare le norme in materia di valutazione del comportamento degli studenti.
Da osservare che la procedura non sarà proprio semplicissima: sarà infatti necessario uno schema di regolamento da adottare in sede di Consiglio dei Ministri; lo schema dovrà essere esaminato dal Consiglio di Stato che avrà poi 90 giorni di tempo per esprimere il proprio parere. Solo successivamente il Governo potrà emanare il regolamento definitivo.

Tenuto conto poi che nei mesi di luglio e agosto il lavoro istituzionale subirà un certo rallentamento si comprende facilmente che avere il regolamento pronto per settembre non sarà operazione semplicissima, anzi ci sono buone probabilità che, nel concreto, le nuove regole non entrino in vigore con l’avvio del prossimo anno scolastico.

Reginaldo Palermo

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