E’ stato approvato nella giornata del 17 aprile il disegno di legge che in materia di valutazione degli studenti e delle studentesse.
Presentando il provvedimento il aula, la relatrice Ella Bucalo di Fratelli d’Italia ha evidenziato che l’articolo introduce alcune importanti modifiche al decreto 62/2017.
Tra le modifiche apportate, si prevede che il punteggio più alto nel credito scolastico possa essere attribuito solo se il voto di comportamento è pari o superiore a nove decimi. Inoltre, comportamenti violenti o aggressivi comporteranno attività di cittadinanza attiva e solidale per comprendere le ragioni e le conseguenze di tali comportamenti.
Il medesimo articolo include anche la contestatissima disposizione sulla valutazione degli apprendimenti, con giudizi sintetici per la scuola primaria.
L’articolo 2, frutto di un emendamento approvato in Commissione, introduce disposizioni sulle sezioni Montessori nella scuola secondaria di primo grado (attualmente sono solo “sperimentali”, con questa legge diventeranno ordinamentali), riconoscendo l’importanza di questo metodo didattico nello sviluppo dell’autonomia personale e della responsabilità.
Infine, l’articolo 3 prevede misure di tutela dell’autorevolezza e del decoro delle istituzioni scolastiche e del personale, stabilendo che la condanna per reati commessi contro membri del personale scolastico comporti il pagamento di una somma pecuniaria a favore dell’istituzione scolastica danneggiata.
Il ministro Valditara si è dichiarato molto soddisfatto del risultato: “L’approvazione della riforma della valutazione della condotta rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive, io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla. Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati”.
Quanto alla reintroduzione dei giudizi sintetici alla scuola primaria il Ministro ha spiegato: “In merito alle polemiche sul presunto ripristino del voto in pagella alla scuola primaria, si precisa che la riforma non ha mai previsto voti. I giudizi analitici sul percorso dello studente resteranno e a questi si aggiungerà un giudizio finale sintetico. Un’operazione di chiarezza nell’interesse delle famiglie e degli stessi studenti”.
Dello stesso parere la sottosegretaria Paola Frassinetti che, non più tardi di qualche mese fa aveva organizzato un convegno per proporre il ritorno al voto numerico: “Sono soddisfatta per l’approvazione in Senato del provvedimento sulla reintroduzione del voto in condotta e dei giudizi sintetici alle primarie. Giusto che la valutazione sia comprensibile alle famiglie e che il voto in condotta torni a fare media”.
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