Nonostante le proteste delle associazioni professionali il disegno di legge che introduce modifiche in materia di valutazione degli alunni va avanti.
La parte più controversa del provvedimento è quella che riguarda la valutazione nella primaria: come annunciato da tempo il Ministero intende cancellare la riforma introdotta nel 2020 dalla ministra Azzolina che prevede una valutazione di tipo descrittivo.
Valditara e il suo staff vogliono invece ripristinare i giudizi sintetici (ottimo, buono, sufficiente e così via) che sarebbero più chiari e comprensibili del sistema attuale.
Per la verità la sottosegretaria Frassinetti avrebbe voluto ritornare al voto numerico, ma alla fine è prevalsa una linea intermedia: si cancella la riforma Azzolina e si torna ai giudizi.
A partire da martedì 16 il disegno di legge sarà all’esame dell’aula del Senato.
C’è attesa per l’esito del voto su altri emendamenti di particolare importanza: uno riguarda il tema delle classi con metodo Montessori che potrebbero essere attivate non solo nell’infanzia e nella primaria come già avviene ma anche nella secondaria di primo grado.
Un emendamento presentato da alcuni senatori del M5S potrebbe far discutere parecchio.
La proposta riguarda infatti l’istituzione del servizio di assistenza psicologica scolastica presso le istituzioni scolastiche di tutti i livelli al fine di supportare lo sviluppo e la formazione degli studenti, prevenire e affrontare i disagi legati all’infanzia e all’adolescenza, come il bullismo e altre forme di violenza.
Il servizio verrebbe erogato attraverso uno sportello dedicato, gestito da un team multidisciplinare di professionisti, che dovrebbero lavorare in stretta collaborazione con l’ufficio scolastico regionale, il consiglio di istituto e il dirigente scolastico.
Le attività del team dovrebbero includere ascolto individuale degli studenti, interventi in classe per migliorare il clima relazionale, collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali e rispetto della privacy degli studenti. Secondo la proposta del M5S l’intervento dovrebbe favorire il benessere degli studenti e del personale scolastico, l’individuazione precoce dei disagi, la formazione dei docenti, l’educazione alla salute e al benessere psicologico degli studenti.
La proposta prevede anche che, su richiesta del consiglio di classe e previa autorizzazione del dirigente scolastico, lo psicologo scolastico possa “partecipare alle lezioni al fine di osservare il clima relazionale esistente e migliorarne qualità ed efficacia, riportando gli esiti al dirigente scolastico e fornendo ai consigli di classe e al collegio dei docenti ogni elemento utile al miglioramento delle dinamiche relazionali, alla personalizzazione dell’offerta formativa e alla valutazione degli alunni”.
I dettagli sull’attuazione di questo servizio sarebbero definiti in un decreto ministeriale, che dovrebbe stabilire criteri di reclutamento, competenze professionali, finanziamento e coordinamento con altre iniziative regionali.
Dopo l’approvazione da parte del Senato, il disegno di legge dovrà essere esaminato anche dalla Camera.
La conclusione della procedura è prevista per la metà del mese di maggio.