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Valutazione alunni primaria: scuole in attesa dell’ordinanza, ma i dubbi sono tanti; giudizi sintetici molto simili ai voti [PDF ALLEGATO A]

A due mesi dall’entrata in vigore della legge 150 sulle nuove norme per la valutazione degli alunni, le scuole aspettano ancora di avere indicazioni su come procedere.
Per quanto riguarda la valutazione del comportamento nella secondaria si attende il regolamento applicativo che però secondo la legge stessa dovrà essere adottato entro 6 mesi dalla data del 30 ottobre (e quindi entro il 30 aprile): praticamente si potrà fare riferimento alle nuove regole a partire dal 2025/26 e cioè con un anno di ritardo rispetto a quanto lo stesso Ministro aveva più volte annunciato.

Meno complicata appare la vicenda della valutazione nella scuola primaria per la quale è prevista una ordinanza ministeriale applicativa che è già stata trasmessa al CSPI il quale, a sua volta, ha già espresso il proprio parere.
Anche in questo caso, tuttavia, alle scuole mancano ancora le indicazioni operative definitive.
Ad ogni modo come abbiamo già avuto modo di scrivere lo schema di ordinanza indica i diversi livelli dei giudizi: a) ottimo b) distinto c) buono d) discreto e) sufficiente f) non sufficiente.
E’ “saltato” all’ultimo momento il “gravemente insufficiente” che il Ministro avrebbe voluto inserire ma resta l’impianto di una “scala” di sei livelli che molto probabilmente non poche famiglie (e forse anche molti alunni) tradurranno di fatto in 6 voti diversi, dal 10 al 5.

Nel parere reso già il 18 novembre il CSPI aveva chiesto che la valutazione venga riferita ai diversi obiettivi di apprendimento, mentre, per ora, sembra che i giudizi sintetici dovranno riguardare la disciplina nel suo complesso.
Insieme con lo schema di ordinanza il CSPI ha esaminato anche l’allegato A che contiene la “declinazione” di ciascuno dei 6 livelli di giudizio.
E, a questo punto, ci sono alcune questioni che non tornano perché le “descrizioni” risultano difficili da interpretare.
Ecco quali sono i criteri per essere classificato “ottimo”:
1) L’alunno svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza, riuscendo ad affrontare anche situazioni complesse e non proposte in precedenza.
2) È in grado di utilizzare conoscenze, abilità e competenze per svolgere con continuità compiti e risolvere problemi, anche difficili, in modo originale e personale.
3) Si esprime correttamente, con particolare proprietà di linguaggio, capacità critica e di argomentazione, in modalità adeguate al contesto


E’ facile osservare che non sarà affatto semplice utilizzare il terzo criterio in ogni disciplina, criterio che appare espressamente “tagliato” per descrivere le competenze di natura linguistica ma poco adatto per altre “materie” (il caso estremo è quello dell’attività motoria ma anche per l’ambito artistico o musicale potrebbero esserci non poche difficoltà).
Va precisato che stiamo parlando sempre delle bozze provvisorie e che i testi definitivi dell’ordinanza e dell’allegato A potrebbero ancora cambiare.
Vedremo quindi nelle prossime settimane se i dubbi che i documenti provvisori stanno suscitando saranno risolti.

Reginaldo Palermo

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