E così, finalmente, dopo appelli, documenti, raccolte di firme, convegni in presenza e on line le associazioni professionali che per molto tempo hanno lavorato per cancellare il voto numerico nella scuola primaria possono ora essere soddisfatti.
Nel parere conclusivo, approvato all’unanimità del Consiglio superiore della pubblica istruzione, le proposte di modifica sono del tutto marginali e quindi si può affermare che il lavoro condotto dalla Commissione di esperti che di fatto ha messo a punto il testo delle Linee Guida ha riscosso il riconoscimento sia del Ministero sia dello stesso CSPI, notoriamente sempre piuttosto restio ad accettare le indicazioni provenienti da Viale Trastevere.
Sono state soprattutto CIDI, MCE e Proteo a sostenere più di altri la richiesta di ritornare ai giudizi descrittivi eliminando il voto.
“Il Movimento di Cooperazione educativa – commenta la segretaria nazionale Anna D’Auria – accoglie con grande soddisfazione l’esito positivo della procedura che sta portando alla emanazione dell’ordinanza e delle Linee Guida sulla valutazione nella scuola primaria. Per noi, e per le altre associazioni che hanno partecipare alle due grandi campagne di ‘Voto a perdere’ del 2015 e del 2019, conclusasi questa con un importante convegno nazionale svoltosi alla Bicocca di Milano con almeno mille partecipanti, è un passo in avanti molto importante”.
“Finalmente – conclude la segretaria del Movimento – si restituisce alla valutazione la sua funzione fondamentale che è quella formativa. Dobbiamo però anche aggiungere che il nostro obiettivo resta quello eliminare il voto numero almeno in tutto il primo ciclo, in modo da contribuire a scardinare una visione meritocratica e selettiva della scuola”.