Prendono avvio il prossimo 8 gennaio le attività formative promosse dal Ministero sul nuovo sistema di valutazione degli alunni introdotto con l’ordinanza ministeriale del 4 dicembre scorso e le relative Linee Guida.
Le attività si svolgeranno on line e saranno condotte dal Gruppo di lavoro istituito dal Ministero che è coordinato dalla professoressa Elisabetta Nigris docente di pedagogica presso l’Università Bicocca di Milano.
Nell’incontro del giorno 8 le novità normative verranno illustrate agli Uffici scolastici regionali.
Il giorno 11, nella mattinata, è previsto un incontro per i dirigenti scolastici.
Un incontro per i docenti è programmato per lo stesso giorno alle ore 17.
Sempre agli insegnanti è rivolto ancora un secondo incontro il giorno 12 alle ore 17.
La necessità di organizzare momenti formativi sulla valutazione rivolti ai docenti è ribadita sia nell’ordinanza sia nelle Linee Guida.
D’altronde con il nuovo modello cambia la prospettiva complessiva perché nei documenti ministeriali si sottolinea con forza che la valutazione nella scuola primaria deve avere una funzione formativa e deve essere ben lontana da ogni tentativo classificatorio o peggio ancora selettivo.
E non basterà certamente – come purtroppo molti pensano – “tradurre” i vecchi voti in giudizi facendo corrispondere il buono all’8 e il sufficiente al 6; perché le linee guida parlano chiaramente di giudizi descrittivi articolati e riferiti ai diversi obiettivi e non di sommari giudizi sintetici.
La novità comporterà un lavoro impegnativo per le scuole che dovranno definire con precisione gli obiettivi formativi che intendono perseguire nelle diverse discipline e dovranno individuare criteri di valutazione e giudizi descrittivi adeguati e pertinenti.
La preoccupazione maggiore di molti insegnanti riguarda i tempi ristretti. Molti sostengono che per fare un lavoro accurato sarebbe necessario avere molto tempo a disposizione e che quindi difficilmente si potrà essere pronti già a fine gennaio con la nuova strumentazione.
Per la verità però nei documenti ministeriali trasmessi alle scuole si sottolinea che quello in corso deve essere inteso come un anno di transizione e che quindi le scuole possono lavorare con calma e serenità per applicare le novità in modo graduale.