Essendo pervenuti al Ministero dell’istruzione numerosi quesiti riguardanti la valutazione degli apprendimenti in occasione degli scrutini periodici e finali, con nota prot. n. 3320 del 9 novembre 2010 vengono fornite apposite indicazioni.
Gli scrutini finali delle classi terminali e delle classi seconde, terze e quarte dei percorsi liceali di ordinamento si svolgeranno secondo le modalità previste dalla normativa vigente;
Per le classe seconde, terze e quarte degli istituti tecnici (ma non vengono citati i professionali, che a loro volta hanno avuto una riduzione oraria nelle classi seconde e terze: una dimenticanza?!) coinvolte nell’attuazione delle disposizioni sulla ridefinizione dell’orario complessivo delle lezioni, le modalità di valutazione rimangono quelle vigenti visto che l’intervento riduttivo si intende limitato alle sole ore di lezione e, pertanto, non si estende agli ordinamenti, che rimangono invariati. Ciò considerato, si ritiene che, in generale, non sussistano ragioni che possano giustificare la modificazione degli attuali ordinamenti in materia di valutazione.
Per le classi prime di nuovo ordinamento della secondaria di II grado: per gli insegnamenti che “sotto il profilo sostanziale” possono essere assimilati a quelli dei previgenti curricoli le modalità di valutazione negli scrutini intermedi e finali rimangono identiche.
Nel caso di insegnamenti non assimilabili in alcun modo a quelli previgenti, le istituzioni scolastiche per l’individuazione degli insegnamenti con una più prove devono fare rispettivamente riferimento: alle Indicazioni nazionali dei licei, alle Linee guida per gli istituti tecnici, alle Linee guida per gli istituti professionali, nonché ai risultanti di apprendimento dei singoli percorsi relativi ai singoli percorsi liceali, tecnici e professionali.
Per quanto concerne insegnamenti che comprendono più discipline (ad esempio, “storia e geografia”, “matematica e informatica”), il Miur ritiene che, “anche in sede di scrutinio periodico, il voto debba essere attribuito per l’insegnamento e non per ogni singola disciplina compresa nell’insegnamento”.
Tenuto conto della complessità della materia, gli Usr sono invitati a convocare apposite conferenze di servizio.