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Valutazione alunni, stop alla media aritmetica sul registro elettronico. Il pedagogista Corsini: “E’ un’ottima notizia”

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La notizia secondo cui in alcune scuole è stato deciso di non rendere visibile nel registro elettronico la media aritmetica dei voti di ciascuno studente viene commentata variamente nei social.
C’è chi sostiene che in questo modo gli studenti restano disorientati ma ci sono anche pareri di autorevoli esperti che plaudono all’iniziativa.

Cristiano Corsini, ordinario di pedagogia all’Università di Roma, autore di un fortunatissimo volume sul tema della valutazione, non ha dubbi e scrive: “A me pare decisamente una buona notizia. Farei notare che la normativa non impone alcuna media aritmetica e che la comunicazione di tale media non ha effetti positivi sullo sviluppo degli apprendimenti”.
“Inoltre – aggiunge Corsini – per calcolare la media aritmetica tra i voti in itinere è sufficiente usare la calcolatrice dello smartphone; a ben vedere, a esercitare una nefasta influenza sull’apprendimento non è la scelta di calcolare e comunicare la media tra i voti, ma quella di basare la valutazione in itinere sull’assegnazione di voti”.
“La scelta di usare il voto nella valutazione in itinere non è imposta dalla normativa né è pedagogicamente fondata”
sostiene il pedagogista che conclude: “Molto più semplicemente, la scelta di basare la valutazione in itinere sui voti (numerici o non numerici) non è che un capriccio di dirigenti e docenti. Auspico che abbandonare la centralità del voto e conferire importanza ai riscontri descrittivi sia, per queste e altre scuole, il prossimo passo”.
Sul fatto che i voti potrebbero avere vita breve Corsini è decisamente ottimista: “Piano piano, passo passo e l’egemonia esercitata dalla valutazione diseducativa non rimarrà che un brutto ricordo”.