Il sistema attivato è complesso e articolato ed è caratterizzato da una diretta partecipazione dei capi di istituto al processo di valutazione.
In pratica il meccanismo è questo: ricorrendo ad una scheda di autoanalisi fornita in allegato alla circolare n.18, ogni capo di istituto dovrà evidenziare le iniziative messe in atto riferite ai seguenti 12 processi:
1) Pianificazione e definizione del piano dell’offerta formativa o della programmazione educativa e del piano delle attività didattiche e organizzative deliberate dalla scuola
2) Interventi specifici per promuovere il diritto all’apprendimento e il successo scolastico degli studenti dell’istituzione scolastica
3) Autovalutazione di istituto
4) Comunicazione pubblica
5) Relazioni istituzionali ed esterne
6) Iniziative relative al rapporto scuola-famiglia
7) Sviluppo e diffusione progetti di ricerca e innovazione formativa
8) Attivazione di accordi di reti, convenzioni e consorzi
9) Formazione e sviluppo personale docente e ATA
10) Modalità di affidamento di incarichi a docenti e funzioni al personale ATA
11) Gestione dei fondi di istituto
12) Utilizzo innovativo delle tecnologie e delle infrastrutture a disposizione
I processi attivati verranno quindi valutati con riferimento a tre parametri:
– completezza delle iniziative
– sistematicità rispetto alla strutturazione e continuità nel tempo delle iniziative
– qualità delle iniziative intraprese in termini di strutturazione delle modalità di monitoraggio, che possono prevedere:
Un ulteriore elemento di valutazione che verrà tenuto presente riguarda la coerenza delle iniziative intraprese rispetto al contesto socio-economico della scuola ed al piano dell’offerta formativa.
Attraverso un complesso sistema di punteggi (a loro volta corretti con coefficienti legati alle caratteristiche del contesto territoriale) a ciascun capo di istituto verrà attribuito un punteggio da 0 a 12 per ogni processo attivato; il punteggio massimo raggiungibile sarà quindi di 144 punti.
Entro il 31 gennaio – intanto – le Sovrintendenze regionali dovranno istituire i Nuclei di valutazione di cui faranno parte anche esperti esterni.
Entro il 29 febbraio direttori didattici e presidi dovranno restituire i compilati i modelli di autoanalisi.
Per la fine dell’anno scolastico la Sovrintendenza procederà poi alla comunicazione relativa agli esiti della valutazione; il 20% dei capi istituto meglio valutati otterrà un compenso di 6 milioni di lire.
Al termine della procedura i capi di istituto potranno chiedere un colloquio con il Nucleo per conoscere le motivazioni del punteggio attribuito.
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