Anche quest’anno, in vista del rientro a scuola, si parla di voti a scuola, di valutazione numerica, di giudizi e della loro percezione. Il pedagogista Daniele Novara, con un post su Facebook di ieri, 2 settembre, ha parlato proprio di questo tema, esprimendo alcune perplessità di fronte alle pressioni dei genitori sui propri figli, poi spinti a prendere buoni voti solo per farli contenti o per competizione con i compagni.
“Occorre rivedere i sistemi di valutazione scolastica. Specie alle Superiori, permangono retaggi del passato davvero difficili da scalzare. In primis, l’utilizzo di voti numerici umilianti che non possono pretendere di alzare la motivazione scolastica, specialmente nei ragazzi più fragili. L’uso del 2-, 2+, dal 2 e mezzo al 3 — è agghiacciante”, ha scritto l’esperto, scagliandosi contro le varie sfumature dei voti e il modus operandi a suo dire antiquato delle scuole.
“Sono tanti gli Istituti che cercano di superare questi eccessi e di riportare un po’ di buonsenso e favorire nuovi modi di valutazione. Due anni fa, nella Scuola Primaria, i voti numerici dallo 0 al 10 sono stati sostituiti da quattro modalità di valutazione narrativa. Questo cambiamento, che più o meno ha ripristinato quelli che un tempo erano i giudizi in uso nella scuola dell’obbligo fino al 2009, permette perlomeno di uscire dalla rigidità cristallizzante del numero che appiccica una sorta di etichetta sulle prestazioni dell’alunno a scuola rendendo spesso la frequenza una sorta di gara: ‘Tu cosa hai preso? Io ho preso… E tu quando lo prenderai?'”, si è lamentato Novara.
“Con tanti genitori che gongolano per i successi del figlio e viceversa altri che si lagnano degli insuccessi. Diventa una sorta di corrida dove ci si esercita a superare i compagni, piuttosto che a migliorare se stessi”, ha concluso il pedagogista, spiegando quali sono le conseguenze pericolose di questo sistema.
Sulla questione della valutazione è intervenuta anche la nostra testata giornalistica che con un sondaggio l’anno scorso ha chiesto ai protagonisti del mondo della scuola il loro parere.
Il mondo della scuola è favorevole o contrario al giudizio descrittivo al posto del voto numerico alla secondaria? Come spesso accade nell’ambito dell’Istruzione, anche questo argomento si rivela divisivo, perché in base ad nostro sondaggio (al quale hanno risposto mille lettori) due docenti su tre si dicono contrari, mentre otto studenti su dieci, al contrario, si esprimono in modo favorevole.
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