Da decenni si parla di valutazione dei docenti e molti in malafede credono che noi docenti siamo intimoriti per tale valutazione, mentre così non è.
La valutazione del docente deve avvenire serenamente, guardando il lavoro che ha fatto il docente nel passato, come ha corretto i compiti in classe, come ha esposto le lezioni e trasmesso gli appunti (basta chiedere agli studenti degli anni precedenti una copia degli appunti che hanno preso in classe), oppure, a sorpresa, un docente deve essere visitato da un Ispettore tecnico della Disciplina, il quale deve rimanere in aula con il docente per almeno un mese o un mese e mezzo seguendo tutte le lezioni, inoltre devono essere raccolti alcuni parametri significativi, quali: quanti suoi studenti hanno superato i test in facoltà a numero chiuso, ecc.
La valutazione del docente non deve essere fatta per prova di concorso, poiché se venisse fatta per prova di concorso, di certo, accadrebbe che i docenti coscienziosi , quelli che amano trasmettere il loro sapere agli studenti sarebbero i primi ad essere bocciati in quanto nel loro spirito di amore e abnegazione per gli studenti, si dedicherebbero allo studio per il loro concorso dopo aver studiato e preparato le lezioni per il giorno successivo per i propri studenti e dopo aver corretto centinaia di compiti in classe.
Mentre, eventuali e ipotetici docenti, più furbi e spregiudicati, quelli che potrebbero pensare soltanto al proprio tornaconto, di pomeriggio si dedicherebbero allo studio per il proprio concorso di avanzamento di carriera, mettendo da parte lo studio per preparare le buone lezioni per gli studenti, e correggerebbero in modo veloce e sommario i compiti in classe e sicuramente nel giorno successivo, in classe, farebbero lezioni molto banali, leggere, superficiali e sommarie.
In poche parole darebbero molto poco ai propri studenti.
Il lavoro di docente è molto simile al lavoro di un Magistrato e come sono valutati i magistrati, nello stesso modo, dovrebbero essere valutati i docenti.
Si possono costituire nuclei di valutazione del Ministero per valutare i docenti. I magistrati sono valutati ogni circa 4 anni con nuclei di valutazione del CSM che va a prendere gli atti prodotti e le sentenze fatte negli anni precedenti dai giudici e li analizzano, se li studiano. Quindi i magistrati non devono studiare per un concorso ogni 4 anni al fine di avanzare in carriera , ma c’è chi analizza , studia e valuta le carte del loro lavoro precedentemente fatto, nel mentre loro continuano sereni e indisturbati il loro quotidiano lavoro.
Anche i medici ospedalieri vengono valutati per avere il posto di primario mediante valutazione dei titoli e non per prove concorsuali con scritti e orali, quindi non devono rubare tempo al loro quotidiano lavoro per studiare per il concorso di avanzamento in carriera.
I docenti universitari avanzano da ricercatori a professori associati e da questi a professori ordinari mediante valutazioni delle pubblicazioni, dei convegni organizzati e altri pochi parametri, ma non vengono sottoposti a concorso con prova scritta e prova orale.
In particolare, i posti di docente ordinario all’università, il massimo livello in carriera raggiungibile, sono posti dove una commissione analizza e valuta soltanto le pubblicazioni presentate dal docente e pochi altri indicatori, senza far svolgere al docente alcuna prova scritta o orale.
Se osserviamo l’ambito militare, dove la parola carriera è per antonomasia legata alla funzionalità del ruolo, ci sono delle tabelle più o meno fisse legate agli anni di servizio: 4 anni da sotto tenente a tenente , 5 anni da tenente a capitano , 7 anni da capitano a maggiore, da 4 mesi a due anni da maggiore a tenente colonnello, da due anni a 4 anni da tenente colonnello a colonnello e poi in valutazione per diventare generale. Ciò lo conosco abbastanza bene, poiché prima di insegnare ero Ufficiale dell’Esercito e ricoprivo il grado di tenente.
La cosa stranissima per i docenti delle scuole superiori, medie e elementari, è che tutte le categorie precedenti, hanno gli scatti stipendiali, anche senza avanzamenti di carriera, ogni anno. Mentre noi docenti non li abbiamo ogni anno gli scatti stipendiali , ma soltanto ogni 5 o 6 anni di lavoro.
Se il Ministero della Pubblica Istruzione vuole valutare il lavoro dei docenti per trasformarlo in forma carrieristica potrebbe facilmente procedere come è attualmente in vigore per i medici ospedalieri : medici di 1° livello e medici di 2° livello, ma ogni anno, indipendentemente dal livello, deve corrispondere un aumento stipendiale come ai medici ospedalieri.
Ad esempio, il ministro Giannini che è docente universitario ordinario con un certo numero di anni di servizio, prende uno stipendio molto più alto di un docente universitario ordinario con un solo anno di anzianità di servizio.
Con un po’ di logica, tutto nella scuola sarebbe sistemabile, dando ai docenti di ruolo di scuola elementare, media e superiore, lo stesso stipendio dei docenti “universitari associati confermati” circa 2600 Euro al mese. Sarebbe corretto agganciare lo stipendio dei docenti a quello dei docenti universitari associati confermati.
Inoltre, per far bene lezione e per seguire bene gli studenti è noto e acclarato da tutti i docenti che nelle aule ci dovrebbero essere al massimo 20 studenti.
Noi docenti siamo totalmente trasparenti e non abbiamo nessun timore di una seria e serena valutazione del nostro lavoro precedente, nelle modalità che ho sopra descritto e saremmo felicissimi se in ogni aula ci fossero le telecamere per riprendere sia noi docenti e la qualità delle nostre lezioni, sia gli studenti, la qualità e la quantità dei loro comportamenti insieme alla qualità delle loro interrogazioni.
Se ci fossero le telecamere in classe, con la possibilità di registrare le interrogazioni degli studenti e i loro compiti in classe, di certo, non ci sarebbero più ricorsi al TAR da parte dei genitori, o sarebbero ridotti del 95%. I genitori potrebbero ricevere e vedere mediante file l’interrogazione dei propri figli.
Ovviamente, sarebbe auspicabile che il Governo facesse una legge molto seria, cioè quella che ogni volta che a giugno un genitore o chi ne ha le veci, formula un ricorso verso la bocciatura o il debito del proprio figlio , entro 5 giorni il Ministero dovrebbe nominare una commissione per sottoporre a verifica lo studente nelle materie oggetto del contendere.
Non è giusto che il Tar guardi soltanto l’aspetto formale degli atti e non si interroghi di nuovo lo studente.
Ogni Stato che tratta male, mortifica e umilia i propri docenti è destinato a regredire, a perdere di valore e competitività. Lo sanno bene i Giapponesi che raccontano sempre la seguente e riconoscente storiella:
“Una sola categoria non deve inchinarsi davanti all’Imperatore del Giappone, e tale categoria sono i Docenti, poiché i Giapponesi dicono che se non ci fossero i Docenti non ci sarebbero gli Imperatori”.
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