La valutazione del rischio chimico deve essere effettuata quando vi sia impiego di agenti chimici e deve essere riferita alle figure esposte.
Nella scuola ciò accade principalmente in almeno due diverse situazioni:
a) nelle operazioni di pulizia, in riferimento ai collaboratori scolastici;
b) nei laboratori tecnico/pratici (es: uso di lubrorefrigeranti nei laboratori meccanici), in riferimento ad insegnanti d’aula e tecnico pratici, assistenti e studenti.
Si consiglia di procedere valutando le esperienze in cui si utilizzano prodotti più pericolosi o la cui durata è maggiormente significativa. Se il risultato della valutazione è di rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si può ipotizzare che anche nelle esperienze “meno pericolose” il rischio sia equivalente. A tal riguardo si riportanole seguenti classificazioni di rischio chimico:
{loadposition carta-docente}
- R45 (può provocare il cancro);
- R49 (può provocare il cancro per inalazione);
- R46 (può provocare alterazioni genetiche ereditarie),
- R60 (può diminuire la fertilità);
- R61(può danneggiare i bambini non ancora nati).
È opportuno evitare l’impiego degli agenti chimici riportanti le seguenti classificazioni:
- R40 (possibilità di effetti cancerogeni, prove insufficienti)
- R62 (possibile rischio di riduzione dellafertilità),
- R63 (possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati)
- R68 (può provocare effettiirreversibili) in quanto sostanze da considerare con sospetto per possibili effetti cancerogeni e tossici sullo sviluppo.
{loadposition facebook}