Categorie: Ordinamento

Valutazione delle scuole. Gilda: troppi poteri all’Invalsi

In sintesi i contenuti
Il coordinamento istituzionale del sistema è affidato all’Invalsi (Invalsi, Indire, Ispettori) e serve a definire i protocolli valutativi e i programmi delle visite alle scuole.
All’art. 2 si definiscono i compiti dell’Invalsi, dell’Indire e del corpo ispettivo. Ma il centro del provvedimento è l’art. 6 che norma il procedimento della valutazione: infatti è in corso la raccolta dei dati delle scuole e costituirà a settembre una banca dati che verrà restituita alle scuole. Con questi dati, e altri raccolti autonomamente dalle scuole, ogni istituzione scolastica elaborerà un rapporto di autovalutazione secondo un format predisposto dall’Invalsi, al quale seguirà un piano di miglioramento.
Il rapporto e il piano di miglioramento dovranno essere inviati all’Invalsi (all’USR per obiettivi Ds) che dovrà stabilire quali sono le scuole in difficoltà (si calcola circa 400 all’anno) che saranno visitate dai nuclei di valutazione (un ispettore e due esperti selezionati tra quelli inseriti in un apposito albo) sulla base di protocolli definiti, fornendo un aiuto nella ridefinizione e attuazione del piano di miglioramento. Anche le scuole che non sono in difficoltà potranno essere visitate dal nucleo di valutazione, sorteggiate a campione. Il piano viene reso pubblico (rendicontazione sociale: trasparenza e condivisione con territorio).

Commenti
Il testo non presenta obiettivi e finalità sanzionatorie nè un sistema di premialità una soddisfazione per la nostra Associazione che ha sempre criticato questa prospettiva.
Tuttavia, per la parte tecnica, preoccupa il meccanismo che rischia di diventare un ulteriore aggravio di lavoro burocratico per chi insegna (compilare tante carte per giustificare il processo), togliendo tempo e spazio all’attività professionale principale degli insegnanti: cioè insegnare, appunto.
Preoccupa, ancora, il ruolo dell’Invalsi, le cui prerogative sono ampliate notevolmente. L’art. 3 del regolamento affida infatti all’Invalsi : i poteri di proporre i protocolli di valutazione e i programmi delle visite alle istituzioni scolastiche da parte dei costituendi ‘nuclei di valutazione’, la definizione degli indicatori di efficacia e di efficienza per identificare le scuole in crisi e degli indicatori per la valutazione dei dirigenti e la redazione di un rapporto periodico sul sistema scolastico e formativo.
Inoltre, anche l’autovalutazione delle scuole dovrà seguire il quadro di riferimento predisposto dall’Invalsi (art. 6).
In questo modo, valutazione esterna ed interna si uniformano, annullando ogni possibilità di confronto dialogico tra la situazioni e invadendo l’ambito della libertà d’insegnamento.
Diversa e più articolata la funzione dell’ Indire che interviene a supporto dei piani di miglioramento, adottati autonomamente dalle singole scuole (art.4).
Dunque, poteri inappellabili all’Invalsi che sembrano non utili ad un effettivo miglioramento dell’offerta formativa (es. mancano tutti gli indicatori di efficacia e efficienza, mancano i parametri sui quali si valutano le scuole), ma funzionali ad un irrigidimento e ad una conformistico adeguamento a criteri e modelli definiti da un organismo tecnico e non politico.
Sul tema ci riserviamo comunque un’analisi più approfondita, non senza continuare a rilevare che si ritiene impossibile l’attuazione del sistema nazionale di valutazione a costo zero, cioè senza risorse

Redazione

Condividi
Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Papa Francesco: “Viviamo una catastrofe educativa: 250 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione”

“Oggi viviamo una catastrofe educativa, a causa delle guerre, delle migrazioni e della povertà, circa…

02/01/2025

Maturità 2025, da Boccaccio Manzoni, da EInstein a Presley, fino a Jobs e Giovanni Paolo II: tutte le ricorrenze del 2025

Il 2025 è appena iniziato e per migliaia di studentesse e studenti sarà l’anno che…

02/01/2025

PNRR divari territoriali, entro il 31 marzo 2025 dovranno essere concluse le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

Con nota 18747 del 30 dicembre 2024 il MIM ha fornito indicazioni relative al cronoprogramma…

02/01/2025

Velasco: “Non è vero che i giovani hanno poca voglia di fare. I genitori intervengono troppo e usano i figli come specchio narcisistico”

In un'intervista a "La Repubblica", il selezionatore della nazionale femminile di volley Julio Velasco, vincitore…

02/01/2025

Calo demografico: secondo Billari, rettore della Bocconi, non basta incentivare le nascite, bisogna agire sulla leva dell’immigrazione

Sul tema dell’inverno demografico, uno dei più noti demografi italiani, il professore Francesco Billari, rettore…

02/01/2025

Iscrizioni alle scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo d’istruzione per l’anno scolastico 2025/2026

Dal 8 gennaio 2025 (ore 8:00) al 31 gennaio 2025 (ore 20:00), i genitori o…

02/01/2025